Audi e lo sporte il sorpasso di Vw sulla Fiat

In Italia il tutto elettrico non sfonda e c’è chi tifa per il cambio di passo del nuovo Parlamento europeo in arrivo.

Gennaio nel mondo dell’auto è un mese di bilanci. Si fanno bene i conti su quello che è stato e si comincia a valutare quello che sta arrivando. A dicembre scorso si è arrestata la crescita del mercato europeo dell’auto dopo 16 mesi consecutivi di vendite in aumento. In Italia il 2023 ha chiuso a 1.566.488 auto (+19,0%) con una crescita di circa 250.000 unità rispetto all’anno precedente. Ma dietro ai numeri e alle prime notizie dell’anno possiamo leggere anche altro: Il 2023 si è chiuso con un sorpasso storico: per la prima volta da quando nel 1928 l’Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, monitora il mercato la Volkswagen ha venduto più di Fiat in Italia. Un mini sorpasso, un po’ come quello della Juve sull’Inter che ha rinviato la sua partita per la Supercoppa, ma comunque significativo. Volkswagen in dicembre ha venduto 220 vetture in più (10.752) di Fiat che si è fermata a 10.523 (un calo del 16% rispetto al dicembre 2022). Sui 12 mesi del 2023, Fiat ha rimesso i numeri a posto con 174.580 auto vendute contro le 122.794 di Volkswagen. Il sorpasso di dicembre è una piccola cosa, ma ha un significato psicologico importante. Vuol dire che per Fiat il mercato interno non è più la riserva di caccia di qualche anno fa. D’altra parte, secondo qualcuno Fiat non è più neppure italiana. La transizione energetica italiana ha perso un altro anno. Il nostro paese si è confermato il fanalino di coda dei maggiori mercati europei in quanto a vetture Bev dove la quota si è fermata al 4,2% mentre (Spagna a parte) tutta l’Europa che conta viaggia in doppia cifra. L’incertezza del Governo sugli incentivi (verranno ufficializzati in settimana) non aiuta a scegliere. Chi ha deciso di passare all’elettrico aspetta che tornino le agevolazioni promesse. Le infrastrutture stanno crescendo, i prezzi delle auto stanno diventando competitivi, l’autonomia comincia a non essere più un problema, ma se si continuano a promettere incentivi che poi non arrivano è difficile che la gente corra a cambiare auto scegliendo un’elettrica. Aspetta. E spera. E intanto c’è anche chi come Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione Confcommercio, spera in altro: “Siamo fiduciosi che dopo il rinnovo del Parlamento europeo si arriverà ad una visione più aderente alla realtà che all’ideologia che vorrebbe subito il tutto elettrico”. Il 2024 è cominciato con la vittoria dell’Audi alla Dakar con la firma del 61enne Carlos Sainz. La prima volta di un prototipo elettrico, Audi RD Q e-tron, dotato di range extender. Ancora una volta la casa tedesca ha portato alla vittoria una soluzione tecnologica innovativa che avrà delle ricadute sulle auto di tutti i giorni. Lo slogan è quello della tecnologia all’avanguardia. Negli anni Ottanta c’era stata l’introduzione della trazione integrale con i successi nei rally mondiali, poi sono arrivate le vittorie alla 24 ore di Le Mans con le tecnologie TFSI e TDI e i fari con tecnologia laser. Audi ha già annunciato che lascerà la maratona nel deserto per dedicarsi alla Formula 1, dove ha acquistato la Sauber. Dal 2026 in Formula 1 si utilizzeranno carburanti sintetici. Che Audi stia pensando ad un’alternativa all’elettrico? D’altra parte è anche nei piani di Lamborghini che, aspettando la svolta 100% elettrica, è passata all’ibrido, ma lavorerà molto sui carburanti alternativi. u.zap.

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