L’Italia delle Supercar alla conquista del mondo

Mentre i costruttori cinesi continuano il loro sbarco in Europa Ferrari, Maserati e Lamboghini presentano il futuro in America.

In un’estate in cui il caro benzina ha riempito quotidiani, telegiornali e social, c’è un settore del mondo automobilistico che se ne è spudoratamente infischiato. Non è quello di chi viaggia in elettrico. È quello delle Supercar, le vetture che sognano in tanti, ma guidano in pochi. Un segmento ricco in cui i brand italiani hanno un palcoscenico importante: Ferrari, Lamborghini, Pagani, Maserati non conoscono la parola crisi. Anno dopo anno i numeri crescono. Ferrari e Lamborghini collezionano un record di vendite dietro l’altro, Maserati aumenta i profitti e Pagani dopo vent’anni è ormai una realtà consolidata con poche auto, ma preziosissime. Ferrari l’anno scorso ha venduto 13.221 vetture e quest’anno in sei mesi è già arrivata a 6.959, Lamborghini che è italiana nonostante la proprietà sia del Gruppo Volkswagen, un anno fa ha toccato le 9.233 e quest’anno potrebbe sfondare per la prima volta quota 10 mila, ma la scelta sarà più che altro politica. Mentre l’Europa si prepara ad affrontare l’invasione delle auto elettriche made in Cina, vetture che adesso cominciano ad essere pure accattivanti sotto il profilo del design, le Supercar italiane vanno alla conquista del mondo, cominciando da uno dei mercati tradizionalmente più ricettivi per le loro opere d’arte, gli Stati Uniti. Nella Car Week di Monterey, un appuntamento diventato ormai un must per un certo tipo di costruttori e di appassionati, può capitare di vedere una delle quattro Ferrari 412P Berlinetta prodotte del 1967, venduta all’asta da Bonhams per 30,25 milioni di dollari. E non è neppure un record. Ma soprattutto capita di vedere Lamborghini, Maserati e la stessa Ferrari presentare le loro novità su un palcoscenico internazionale molto particolare. Snob, ma anche appassionato. Qui ci sono i clienti del futuro, quelli che continueranno a compare questo tipo di vetture anche quando il mondo attorno passerà alle auto elettriche. Proprio pensando al futuro Lamborghini ha presentato a Pebble Beach, Lanzador la sua visione elettrificata del domani. “Presentare Lanzador, la nostra concept car 100% elettrica, in occasione della Monterey Car Week rappresenta una tappa importante nella storia di Lamborghini e definisce il nostro percorso in direzione della decarbonizzazione e dell’elettrificazione – ha commentato Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini – È stata una grande soddisfazione vedere le reazioni positive dei nostri clienti di fronte a questa prima anticipazione di un futuro quarto modello di serie interamente elettrico”. L’elettrificazione. Miraggio e un po’ incubo di chi produce Supercar. Perché non basterà avere auto dall’accelerazione bruciante (Ogni auto elettrica la possiede). Bisognerà garantire prestazioni di livello a tutto tondo. Quello che è riuscita a fare Porsche con la Taycan, quello che sta facendo Maserati con la sua GranTurismo Folgore. Lamborghini elettrificherà tutta la gamma entro il 2024 e nel 2028 produrrà la sua prima auto completamente elettrica. Ferrari arriverà nel 2025 e lo farà senza rilasciare anticipazioni. A Monterey. Flavio Manzoni, l’architetto che disegna tutte le Ferrari dal gennaio 2010, ha presentato una 812 Competizione unica nel suo genere, una vettura Tailor Made ispirata al concetto di foglio bianco che rappresenta il punto di partenza dal quale il Centro Stile Ferrari prende le mosse per la realizzazione di ogni nuovo modello. È una Ferrari unica, con il tratto di Manzoni sulla carrozzeria, destinata ad un’asta con ricavato in beneficenza, uno dei 999 esemplari di Ferrari 812 Competizione che verranno prodotti, una serie limitata destinata solo ai ferraristi doc, a quelli che hanno già delle vetture del Cavallino in garage e amano il sound impareggiabile del dodici cilindri più emozionante al mondo. La personalizzazione estrema sta diventando una delle attrattive principali per questo tipo di vetture. Ormai certi clienti non si accontentano più di acquistare una Ferrari o una Lamborghini, Se vogliono una tutta per loro, modellata secondo i loro gusti e assecondando le richieste più strane. È la nuova frontiera del lusso, quella che può esaltare l’artigianalità italiana. Nella settimana californiana, Maserati si è presa il palcoscenico con una proposta davvero estrema, MCXtrema, una vera e propria “belva” pensata per la pista. Una vettura che sotto il vestito ha 740 cavalli e non è neppure omologata per girare in strada. Un Maserati fuori dagli schemi per 62 clienti che la vorranno guidare in pista. Una vettura definita “coraggiosa ed eccezionale sotto tutti i punti di vista”. Un altro biglietto da visita del made in Italy.

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