Dal telefonino all’auto Xiaomi ha bruciato tutti

l colosso cinese dell’elettronica di consumo ha presentato la sua prima auto: SU7Elettrica, con prestazioni super. Lei Jun: “Deve superare Tesla Model 3 e Taycan”.

Questione di abitudine: non fa più notizia leggere di nuovi brand cinesi, con modelli elettrici pronti a invadere il mondo. E non ci sarà nulla di strano, a fine febbraio, nel vedere tra gli stand del Palaexpò di Ginevra – sede del ritrovato International Motor Show – pochissime Case europee e tanti costruttori cinesi. Però, nel secondo caso, ci sono nuovi brand di gruppi noti, start-up praticamente sconosciute e colossi di altri settori che lanciano sfide poderose. Ecco perché non c’è da scherzare quando mister Lei Jun promette di fare dell’azienda che ha fondato nel 2010 – insieme all’amico Bin Lin – un leader mondiale nel settore automobilistico, entro 15-20 anni. E’ il Ceo di Xiaomi, colosso dell’elettronica di consumo: in Europa è noto per gli smartphone ma produce elettrodomestici, droni, fotocamere, tablet e via dicendo per un fatturato che nel 2022 ha raggiunto 40,7 miliardi di dollari, con un utile di 2,5 miliardi. Ora la prima vettura, presentata in un evento a Pechino: si chiama SU7 – acronimo di Sport Ultra – e Lei Jun non ha celato minimamente le ambizioni: “Deve essere un successo e superare le prestazioni di auto come Tesla Model 3 e Porsche Taycan” è il grido di battaglia, corroborato da un investimento di 10 miliardi di dollari solo per la produzione di serie, da spalmare su un decennio. Lunga poco meno di cinque metri (4.997 mm), con un passo di tre metri esatti, la Xiaomi SU7 è larga 1.963 mm, alta 1.440 mm e vanta un’aerodinamica attiva molto curata, con un Cx di soli 0,195. Oltre che spazioso, l’abitacolo sarà particolarmente luminoso, grazie al tetto panoramico di vetro (schermato anti-raggi UV) che ha una superficie di 5,35 metri quadrati. Il diametro di sterzata è di 11,4 metri mentre il bagagliaio ha una capacità massima di 517 litri, a cui si aggiungono altri 105 litri nel frunk anteriore, 21 più degli 84 litri offerti dalla Porsche Taycan, un modello utilizzato (senza nasconderlo) da Xiaomi come metro di paragone per presentare i dati tecnici della nuova berlina. Dati che sarebbero migliori: 673 cavalli di potenza, 830 Nm di coppia, 265 km/h di velocità massima, 2,78 secondi nello 0-100 km/h. La Xiaomi SU7 è realizzata su una nuova architettura per auto elettriche sviluppata internamente, chiamata – indovinate un po’ – Modena. Dotata di tecnologia a 800 Volt, permette di far ricaricare 220 km in cinque minuti, e 390 in soli 10 minuti, quasi il doppio rispetto alla Tesla Model S, che nello stesso lasso di tempo ne incamera ‘solo’ 225. La batteria, posta all’interno del pianale, viene prodotta dalla Catl e ha una capacità sfruttabile di 101 kWh, per un’autonomia dichiarata di ben 800 km, il 10% in più rispetto alle Mercedes-Benz EQS (720 km) e alla già citata Model S (715 km). I freni sono dell’italiana Brembo a quattro pistoncini, mentre l’auto ha una gestione attiva dell’aerodinamica e del rollio. Infine, alle modalità di guida pre-impostate se ne possono affiancare altre personalizzate, eventualmente da condividere con altri utenti. Sul fronte sicurezza, è stato annunciato il meglio sul mercato e nel 2025 dovrebbe essere introdotta la guida assistita di livello 3. Il ‘cuore pulsante’ della SU7 sarà il sistema operativo HyperOS, che punta a offrire “un’esperienza interattiva del tutto analoga a quella di un nostro smartphone” e proporrà una completa integrazione con l’ecosistema di prodotti Xiaomi, che si tratti del telefono cellulare in tasca o degli elettrodomestici smart per la casa. La plancia, lineare e dalle linee essenziali, è dominata dallo schermo da 16,1 pollici dell’infotainment, sotto il quale si può applicare una originale plancetta – removibile – composta da comandi fisici. Nella console centrale sono presenti vari pulsanti per comandare la temperatura del climatizzatore e la velocità delle ventole, l’apertura dello spoiler e l’altezza da terra delle sospensioni ad aria. Queste ultime lavorano in combinazione con le telecamere anteriori per leggere le asperità della strada (fino a 500 metri di distanza), così da anticiparle per tempo e adeguarle ad eventuali ostacoli. La berlina sarà disponibile in due versioni: la SU7 Max, con due motori e trazione integrale (con le già citate specifiche tecniche), e la SU7 “base”, con un solo motore da 299 cavalli al posteriore, 0-100 in 5,28 secondi, velocità massima di 210 km/h e autonomia di 668 chilometri. Entro la fine del 2024 potrebbe debuttare anche una terza versione, con una batteria da 150 kWh e ben 1.200 km di autonomia. Tre le colorazioni disponibili per tutte (Aqua Blue, Verdant Green e Mineral Gray) e più di un tocco esclusivo: i sedili sono collegati ai sensori dell’auto per modificare dinamicamente l’imbottitura laterale in base ai cambi di direzione e trattenere il corpo del conducente, le luci ambientali sono dinamiche e l’impianto stereo con ben 25 altoparlanti è compatibile con il protocollo Dolby Atmos. Lei Jun ha svelato praticamente ogni dato della sua prima automobile, tranne il prezzo ma indiscrezioni dicono che il modello single motor si aggirerà attorno ai 100 mila euro. E qualunque sarà, Xiaomi nella corsa all’automotive dei colossi dell’elettronica e informatica sembra essere un passo avanti a Sony, Apple e Huawei. Non è poco.

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