Pazzi per il glamping, quando il camper diventa glamour

Quando le case generaliste si lanciano in provocazioni come l’Hippie Caviar Hotel, significa che il mercato ci crede

Hippie Caviar Hotel di Renault

Hippie Caviar Hotel di Renault

C’è un segnale inequivocabile per capire quando un segmento dell’automotive è in fase di sviluppo, se non di crescita sorprendente: una Casa generalista che non si limita a produrre veicoli adatti al mercato ma si lancia in ‘provocazioni’, nei cosiddetti esercizi di stile. Non importa se resteranno tali, ma sono importanti per creare interesse intorno al marchio e rendono più credibile il tentativo.

Renault nel giro di poche settimane si è comportata così sul fronte camper: un nuovo modello di serie al Salone di Dusseldorf e un’apparente follia da mostrare al mondo. La conferma tangibile che nell’ultimo biennio – dove la cara vecchia auto non riesce a rialzarsi e in Paesi come il nostro ha perenne bisogno di incentivi – i camper volano. Ultimi dati da leggere, certificati da Coldiretti/Ixé: + 38% di immatricolazioni in più nel primo semestre 2021 rispetto all’analogo periodo 2020, 1,8 milioni di italiani che in estate hanno preferito campeggiare invece che prendere un aereo o infilarsi in un villaggio turistico, + 35% nella vendita di usato che fa seguito al +50% del 2020 rispetto all’anno precedente.

Un boom che si spiega sicuramente con due stagioni complicate, alla ricerca di libertà e tranquillità, con il concetto del distanziamento sociale e dell’open air, storicamente forte in un camperista. Se gli addetti ai lavori sono persino sorpresi e l’Assocamp (l’Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per il Campeggio che conta oltre 200 affiliati in tutta Italia) gode di piena salute, ci sono anche quanti pensano che ripresi i voli massicci per le Baleari e i Caraibi, il boom si sgonfierà e la ‘separazione turistica’ – i normali da una parte e i camperisti dall’altra, scherziamo ovviamente – sarà quella di un tempo. Non è detto, anzi.

E qui torniamo a Renault e alle concorrenti che stanno seguendo la moda del momento, quel ‘glamping’ (crasi tra glamour e camping) che dal Nord Europa sta rotolando verso il Sud: aree con servizi al top (dai ristoranti alle spa), luoghi suggestivi dove ci si può fermare con i veicoli come affittare un bungalow o una casetta. Essenzialità, curata e costosa. È per questa fascia che la Régie propone Trafic SpaceNomad, camper-van di classe destinato a entrare nel listino a inizio 2022 e allestito da Pilote, azienda francese specializzata del settore. Ma la visione è più ampia ammirando un concept realizzato sulla base del Trafic, che unisce la voglia di evasione e la sciccheria di un cinque stelle su strada. Scegliendo uno stile che occhieggia all’età principe degli hippie (magari oggi ‘gauche-caviar?) per i quali la Casa transalpina disegnò l’Estafette, furgone di taglia media, che veniva trasformato in camper.

Da parte sua, Ford ha appena messo sul mercato nuove varianti del popolare Transit Custom Nugget: la Active, sulla filosofia e con il nome dell’omonima serie realizzata per i modelli auto (altro segnale), e la Trail che di serie vanta anche il differenziale meccanico a slittamento limitato per facilitare l’off-road.

Livello più alto, in ogni caso come hanno notato gli appassionati accorsi all’ultimo Salone di Parma che ha fatto registrare numeri record: 600 modelli, 200 espositori e oltre 100 mila visitatori. C’era anche Mercedes-Benz che non si è dimenticata di prevedere il Citan 2022 anche in versione micro camper, basandolo sul Tourer per soli passeggeri. Per quanto la motorizzazione diesel resti la più amata da tutti i viaggiatori, il futuro del settore sarà inevitabilmente elettrico. Tra gli immacanbili deliri di Elon Musk che vorrebbe ‘camperizzare’ il Cyber Truck in un veicolo da film e le certezze di Volkswagen che nel 2022 farà debuttare l’ID.Buzz, la versione a zero emissioni dello storico Bulli. E sarà un successo. Nel pianeta elettrico si farà strada, piano piano, il pratico e-Ducato che intende tenere la leadership clamorosa del Ducato classico: 40 anni di onorata attività, centinaia di premi a livello internazionale, una percentuale del 75% come base dei camper in Europa. Che Stellantis se lo conservi a lungo, lo diciamo una volta di più da italiani orgogliosi.

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