Il mare va ben oltre i super yacht: è anche dei gommoni

L’Italia leader anche tra le “barche pneumatiche”. La storia di Pirelli partita dal Nautilus e arrivata ai TecnoRib.

La copertina del Salone Nautico di Genova – che si chiude oggi – non può che essere per i superyacht, mai così lunghi e numerosi come in questa edizione a conferma del momento d’oro per i nostri cantieri. Sono loro a trainare l’intero settembre che dovrebbe chiudere il 2023 con un fatturato sui 4 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Ma oltre la copertina c’è di più, perché l’Italia non è solo leader tra i ‘giganti’ del mare ma anche tra le barche pneumatiche che rappresentano un terzo della produzione globale e sono esportate in tutto il mondo. In pole position, tra i costruttori di gommoni c’è Sacs Tecnorib, società nata a fine 2021 tra Sacs e Tecnorib, quest’ultimo licenziatario ufficiale dei modelli a marchio Pirelli. Quella della maison della Bicocca con il mare è una storia iniziata nel 1880 con la produzione dei primi manufatti (per la cronaca, cinture per il nuoto e cuffie da bagno in lattice) sino a creare il Nautilus, realizzato nel 1954 con una camera d’aria di forma ellittica con fondo in tela gommata. Battellino dall’inconfondibile color arancione con le finiture azzurre, possedeva un soffietto integrato per il gonfiaggio e remi in alluminio: diventerà icona delle vacanze marine degli italiani. Poi arriveranno il Gabbiano, a chiglia smontabile, con lo specchio di poppa per un fuoribordo e la serie Laros, a chiglia rigida, nata a fine anni ’50 e terminata nei primi anni ’90, quando chiuse l’azienda brianzola che li produceva. Commando, Dinghy, Pram, Master: nomi entrati nella mente di ogni appassionato. Occorre attendere il nuovo millennio per ritrovare sull’acqua la “P Lunga” grazie alla collaborazione con TecnoRib che realizzerà i primi lussuosi RIB (acronimo di Rigid Inflatable Boats) a marchio Pirelli e P Zero su licenza del Gruppo milanese. Dal debutto del primo semirigido P Zero – il modello 770, nel marzo 2006 – si è assistito a una crescita tecnica senza precedenti, espressa oggi dai pratici tender e dai potenti walkarounds. I secondi, motorizzabili entrofuoribordo o fuoribordo, hanno anche portato a casa prestigiosi riconoscimenti per il design come il Red Dot Awards per Il Pirelli 35. Al Salone di Genova, si è visto il Pirelli 30: day cruiser progettato solo nella variante fuoribordo per accentuare l’anima più adrenalinica e sportiva del brand. Di base è spinto da due F200 DS V6 Mercury Fourstroke con oltre 600 Cv di potenza massima, in alternativa sono proposti i Mercury Verado in più declinazioni. Il nuovo esemplare è disponibile in due configurazioni: una walkaround pura per privilegiare al massimo la convivialità e una versione che riprende la tradizione mediterranea di utilizzare la prua come prendisole. Il disegno ancora una volta è del grande Ted Mannerfelt – a capo dello studio svedese Mannerfelt Design Team – che vanta una pluriennale esperienza nella realizzazione di scafi da competizione. Ecco perché per dodici persone c’è il piacere di poter volare – in piena sicurezza – sull’acqua a 54 nodi di velocità massima. Non male per una barca lunga poco meno di 10 metri.

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