La recente riconferma di Ursula von der Leyen al vertice delle istituzioni europee porta a ritenere che la molto discussa road map verso l’elettrificazione forzata delle auto sia sostanzialmente confermata e che la fatidica data del 2035 possa davvero diventare uno spartiacque definitivo per i motori endotermici, nonostante le possibili aperture verso le alimentazioni con carburanti sintetici. In questa prospettiva diventa ancora più interessante il processo di miglioramento cui è incessantemente sottoposta la più economica fra le BEV sul nostro mercato, la rumena Dacia Spring che è stata fatta oggetto di una profonda rivisitazione. La compatta elettrica Dacia è stata infatti da poco presentata nella sua più recente versione che la rende decisamente più attraente. Il look, prima di tutto, la Spring 2024 reca ben chiari i tratti dell’attuale family feeling del Marchio con tratti più tesi, squadrati, che la fanno apparire quasi una piccola SUV cittadina. Come già visto sulla più recente generazione della Duster spiccano le luci a LED sulla affilata calandra che, non essendoci unità termiche, è sottile e porta tutta l’attenzione sul logo molto stilizzato della casa rumena di proprietà della Renault.
Anche all’interno della nuova Spring si nota immediatamente il radicale lavoro di aggiornamento con un cockpit digitale da 7” che nell’allestimento Extreme si accompagna ad un bel display touch da 10,2” posto a centro plancia grazie al quale si accede a tutte le funzioni del sistema di infotainment predisposto per supportare anche i sistemi Android Auto e Apple Car Play. Resta la configurazione a 4 posti con i due sedili anteriori piuttosto confortevoli mentre per i passeggeri posteriori lo spazio è meno generoso.
Rispetto al recente passato la qualità dei materiali offre una sensazione di migliore livello e si percepisce anche la superiore dotazione generale di questa city BEV che ora, ad esempio, dispone di comandi sul volante per la gestione dell’audio e del cruise control. Nella nuova Spring anche la dotazione degli ADAS è stata notevolmente arricchita e ora comprende il sistema di aiuto al mantenimento della corsia e l’allarme nel caso di superamento della medesima, il riconoscimento della segnaletica stradale, il cicalino che avverte quando si superano i limiti di velocità, il monitoraggio dei livelli di attenzione del conducente, l’accensione automatica dei fari e la chiamata d’emergenza. Un numero della scheda tecnica di questa Spring importante è quello del peso inferiore a una tonnellata. Così leggera, a dispetto della massa delle batterie da 26,8 kWh per tutte le versioni, questa piccola BEV si dimostra piacevole da condurre e discretamente brillante con entrambe le unità motrici proposte, da 45 o 65 cv. Sulle strade francesi dove l’abbiamo provata la Spring si è confermata come una delle elettriche urbane più efficaci e interessanti, allegra e piacevole all’interno, efficiente e con un rendimento che fa apparire sincero il dato dei 220 km di autonomia dichiarato. Un dato inconfutabile è quello del prezzo, il più basso fra le BEV attuali che parte, al netto degli incentivi, da 17.900 euro.