SpecialMente, il progetto di corporate social responsability di Bmw Italia Da Sauze d’Oulx dove SciAbile cominciò con la forza di Alex Zanardi fino a Modena dove è partita la “rivoluzione tranquilla” con Bottura.
Ci sono dentro uno dei più grandi campioni che lo sport italiano abbia mai avuto e un cuoco emiliano celebrato nel mondo. Se si vuole ci si possono trovare anche auto e moto, ma ormai sono solo di contorno, perché si parte da lì ma da lì ci si allontana. Poi ragazze e ragazzi, giovani e adulti, bimbe e donne e uomini le cui vite cambiano e migliorano. Ci sono maestre e maestri con la pasta e sulla neve. A volerci vedere bene c’è un mondo che è fatto di brave persone che ne incontrano altre e sanno formare quella che dovrebbe essere la comunità sempre e invece lo è solo qualche volta. Nomi belli, semplici, evocativi: “SciAbile”, sulle montagne piemontesi dove tutto è cominciato, e poi “Tortellante”, terra d’Emilia bella e sincera, con l’ultimo filo di una matassa che ne ha tanti altri e tanti ancora ne avrà. Del primo si sono festeggiati i venti anni nella stessa maniera in cui si era cominciato: neve, sci, vento, sole, abbracci e carezze. Il secondo è nato e sta crescendo nella maniera più bella, fra lavoro e fatica e sorrisi. Il campione è Alex Zanardi, sempre presente sulle nevi di Sauze d’Oulx, innamorato di luoghi e persone, con luoghi e persone innamorati di lui e di quel che è. Niente auto o handbike, ma monosci e stabilizzatori, quelli degli sciatori paralimpici a scendere come sa fare lui guidando una pattuglia bellissima, testimonial di SciAbile fin dai primi momenti, non perdendo occasione per utilizzare quello speciale “guscio” che permette anche a para e tetraplegici o amputati di sciare: “Trovo l’essenza di ciò che lo sport, attraverso la solidarietà e la condivisione, può fare per migliorare la vita delle persone. Ogni volta, per me, questa è un’esperienza di vita nuova, particolare ed emozionante”. Il cuoco è Massimo Bottura, chef come si dovrebbe chiamarlo, che guida la “rivoluzione tranquilla” (è il bellissimo titolo di un podcast per Chora Media che ne racconta storie e successi, con la guida di uno nato fra tortellini e sughi, lo scrittore Enrico Brizzi) di Tortellante, a Modena molto più che un laboratorio dove prendono forma e sostanza tortellini di altissima qualità, luogo di lavoro per tante persone con autismo e tanto altro: “E’ un progetto unico nel suo genere, capace di affrontare la disabilità in modo positivo e virtuoso. Permette di tracciare il futuro di giovani con autismo attraverso la produzione di una eccellenza modenese come la pasta fresca, che è piena di cultura, bellezza, condivisione, relazione, crescita sociale”. SciAbile è uno straordinario progetto che nasce da una idea semplice: creare inclusione attraverso corsi di sci e di discipline alpine a persone con disabilità. Detto così sembra facile. C’è studio, applicazione, fatica. E immensa passione. I numeri a volte non dicono tutto, ma molto sì: dal 2003 sono state erogate oltre 15 mila ore di lezione di sci, in modo gratuito, a oltre 1500 persone con ogni tipo di disabilità, fisica, sensoriale, intellettiva o relazionale. Andrea Gamba è maestro del gruppo iniziale: “Per noi è più che un lavoro, non ci vogliamo rinunciare.” E Claudia Gambarino, fra le prime maestre: “Il benessere non è solo fisico, ma anche psicologico e relazionale”. Tortellante è laboratorio, scuola di autonomia, centro di socializzazione anche per le famiglie. Spiega Lara Gilmore, moglie di Bottura e mamma. “Si può cambiare la vita alle persone passo dopo passo, tortellino dopo tortellino. Siamo riusciti a trasformare la società facendo in modo che anche la disabilità sia una risorsa per la comunità. Siamo piccoli, è vero, anche i tortellini lo sono, ma facciamo grandi cose”. A tenere il filo che lega tanta bellezza c’è Roberto Olivi, anima della comunicazione di Bmw Italia. Sa che “La comunicazione è un luogo dove ci piove dentro”, gran titolo di un libro per la cui prefazione si è speso uno come Jovanotti, e basta questo. C’è dentro anche il racconto di come si è arrivati a realtà come SciAbile e Tortellante e tutte quelle legate ormai in maniera indissolubile a SpecialMente, il progetto aziendale di ‘corporate social responsability’ di Bmw Italia. Passano dal sostegno a Dynamo Camp, nato ascoltando Linus a Deejay, straordinaria idea che fa nascere la terapia nella ricreazione e nella vacanza per bambini e ragazzi con disabilità o malattie, accarezzano gli ospiti di San Patrignano o gli studenti della scuola di Posta, ricostruita dopo il terremoto, incrociano le atlete e gli atleti con una condizione di disabilità grave o gravissima della boccia, sport fra i più inclusivi del panorama paralimpico, il cui sostegno è nato fra una chiacchierata e una polenta a Sauze d’Oulx ed è finito per far avvicinare decine di persone grandi e piccole a uno sport meraviglioso: permette anche a chi, come Carlotta, per tutti Cocca, fra le prime a conoscere lo sci attraverso SciAbile, lei nata con tetraparesi distonica, che non controlla come dovrebbe i movimenti del corpo ma anche a chi muove soltanto la testa o un arto, di diventare campione come Alex. SpecialMente è la dimostrazione che le aziende sanno entrare a far parte del territorio e delle comunità, cambiando anche la vita, come mostra la riflessione di Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia, sul ventennale di SciAbile. “SpecialMente è nato qui, tra queste montagne. Qui è nata la consapevolezza di poter contribuire a un sogno e la determinazione nel vederlo realizzato. Tutto il resto è venuto quasi da solo, inseguendo la voglia di vita di chi non ha mai smesso di lottare e di credere in sé stesso e negli altri”.