L’Alfa Romeo ha una fortuna che in molti le invidiano. Quando ha qualcosa da comunicare invita tutti al Museo di Arese ed il gioco è fatto. Perché in mezzo a tanta bellezza ogni volta si può ricominciare a sognare. Anche se sul palcoscenico con c’è una nuova auto da scoprire come era stato qualche mese fa per Tonale, ma soltanto il restyling di due modelli che se fossero libri potremmo definire long seller, come Giulia e Stelvio, due figlie dell’epoca Marchionne che ancora oggi fanno la loro belle figura nonostante sotto il vestito non abbiano le motorizzazioni, ibride o elettriche, che oggi vanno tanto di moda. Giulia e Stelvio erano, sono e saranno per sempre benzina e diesel con i loro cuori sportivi che vanno dai 160 cavalli della versione diesel a trazione posteriore ai 210 o 280 cavalli delle potenti motorizzazioni benzina e diesel a trazione integrale.
Giulia e Stelvio sono del 2016, quando li guardi sembrano non sentire il peso degli anni. Le linee sono ancora moderne. Più belle di quelle di tante auto nate dopo. Migliorarle non è semplice. “Non si migliora qualcosa che è già perfetto”, dicono gli uomini del Biscione. Ma per non lasciare Tonale da sola nei saloni dei concessionari, qualcosa andava fatto. E così ecco “Evolving is performance art”, l’idea di far evolvere l’arte di Giulia e Stelvio cambiando loro lo sguardo grazie ai sofisticati fari Full-LED Matrix adattivi che si ispirano alla Tonale e all’inedita griglia del “Trilobo”, che sottolinea il “family feeling” con Tonale e con tante Alfa Romeo del passato come la Giulietta Sprint. Cambia anche il quadro strumenti, ora totalmente digitale e con lo storico design “a cannocchiale”: basta accendere il quadro per veder animarsi uno schermo da 12,3 pollici ad alta risoluzione con grafiche personalizzabili (Evolved, Relax ed Heritage), con una logica del tutto simile a quella della Tonale. Poco più a destra c’è lo schermo dell’infotainment da 8,8 pollici basato sulla piattaforma Android Automotive, con aggiornamenti over-the-air e connessione remota tramite app. Piccoli accorgimenti per non far sentire il tempo a due modelli che lo scorso anno hanno continuato a fare dei numeri interessanti totalizzando circa 10.000 immatricolazioni in Italia, nonostante un mercato sempre più tosto. Stelvio per il quarto anno consecutivo è stato leader del segmento D-SUV, con una quota di oltre il 16%, che sale a circa il 20% nel comparto Premium, mentre Giulia si conferma leader tra le berline non ibride del segmento D. Sono due auto che piacciono come testimoniano gli oltre 20 premi internazionali incassati e vogliono continuare a piacere in queste versioni MY23 che arrivano sul mercato con prezzi davvero interessanti: il listino parte infatti da 47.050€ per la nuova Giulia e 53.150€ per la nuova Stelvio, con una proposta finanziaria di FCA Bank, che permette a partire da soli 490 euro al mese di mettersi al volante delle nuove Giulia e Stelvio, in allestimento Veloce turbo diesel 210cv trazione integrale Q4.
Le motorizzazioni previste sono tre con quattro allestimenti (Super, Sprint, Ti e Veloce), più la serie limitata “Competizione”, la versione top di gamma che porta al debutto il nuovo colore esclusivo grigio opaco Moon Light. Saranno in salone con la versione plug-in di Tonale l’11 e 12 febbraio nelle giornate dedicate al porte aperte per gli alfisti.
Anche su nuova Giulia e Stelvio, come già su Tonale, sarà presto disponibile la tecnologia NFT (Non-Fungible-Token) che si basa sul concetto di “blockchain card”, un registro digitale secretato e non modificabile sul quale vengono riportate le principali informazioni sulla singola vettura. Un modo di tenere alto il valore delle Alfa Romeo usate. Quest’anno arriverà la versione Plug-in di Tonale, poi nel 2024 il nuovo B-Suv che non si chiamerà Brennero come qualcuno aveva ipotizzato, poi nel 2027 tutta la gamma sarà al 100% elettrica. “Arriviamo per ultimi, ma siamo stati i più veloci” è lo slogan alfista.