L’estetica scultorea, i contenuti hi-tech, quei fari posteriori che sono una firmaMcGovern: “Un’auto priva di dettagli superflui. Rispetta il Dna e va nel futuro”
La nuova Range Rover è una superba manifestazione della nostra visione e, oggi, scrive il nuovo capitolo di una storia lunga 50 anni.
Sintetizza così l’avvento della quinta generazione del fuoristrada a tutto lusso l’Ad Jaguar Land Rover, Thierry Bolloré. La Range Rover del 2022 cresce, per la prima volta in salotto c’è spazio per sette adulti; strizza l’occhio a un’audience che probabilmente non affronterà mai le insidie off-road di una spedizione punitiva come il Camel Trophy che ha reso grande la “regina” negli Ottanta, interpreta con naturale eleganza ogni più moderna fissazione. Dall’estetica scultorea delimitata dal nuovo profilo luminoso, i fanali posteriori sono un’autentica cifra stilistica, all’abbondante dotazione hi-tech che si esprime fra sistemi interconnessi e grandi display tattili.
Il quinto elemento è l’autentica pietra di paragone per un’auto che da 50 anni sintetizza comfort e compostezza con capacità vincenti, coniugando con naturalezza modernità assoluta, grazia estetica con raffinatezza tecnologica e connettività. Una storia questa che, a onor del vero, inizia addirittura un po’ prima di quanto scritto sugli almanacchi. Sul finire dei Sessanta, quando Gordon Bashford e Spencer King decidono di portare a termine un vecchio progetto nato addirittura nei Cinquanta: sviluppare un fuoristrada con una carrozzeria familiare che sia comodo e confortevole, senza pregiudicarne per nessun motivo le virtù 4×4. Nel 1966 il primo prototipo è pronto, con un poderoso V8 di origine Buick sotto al cofano. Ha prima la guida a destra, poi quella “normale”, un anno più tardi, e la carrozzeria tre porte. La pre-serie, 26 veicoli in tutto, si chiama Velar: proprio come la recente variante media, in produzione dal 2017. Quando i primi tre esemplari vengono immatricolati il 2 gennaio 1970, nasce ufficialmente un nuovo paradigma di automobili: il fuoristrada di lusso Range Rover. È a metà strada tra le comuni jeep e le wagon chic. Scala inarrestabile le classifiche di gradimento con la medesima disinvoltura con cui può arrampicarsi sulle dune, i tornanti innevati, i marciapiedi di città e le autostrade delle vacanze. Il successo è immediato e dura nel tempo, scrivendo una generazione dopo l’altra una storia lunga ormai mezzo secolo. Rinnovata quattro volte prima d’ora, sa assecondare sempre le esigenze della crescente clientela: cinque porte, cambio automatico, motori a iniezione e turbodiesel, aria condizionata. Dai Novanta in poi è addirittura un crescendo, fra sospensioni ad aria, display, navigatori e le prime “diavolerie” elettroniche. La quinta generazione non fa eccezione. Per il professor Gerry McGovern, Chief Creative Officer di Jaguar Land Rover o, per tutti, “semplicemente” il papà di tutti i recenti bestseller del costruttore britannico: “È un’auto priva di dettagli superflui che rispetta il proprio Dna e si proietta in avanti con una forma che parla di modernità, ma è piena di fascino e offre nuovi livelli di coinvolgimento emotivo”. Esteticamente infatti, il nuovo modello è caratterizzato dalle tre linee che risalgono alle origini attraverso le generazioni – la linea discendente del tetto, la linea di cintura forte con la sua enfasi orizzontale, la linea ascendente delle soglie – e si manifesta con il caratteristico sbalzo anteriore corto, la parte anteriore formale, il parabrezza verticale e la coda rastremata che si assottiglia in pianta. Tutti elementi chiave nella definizione delle proporzioni della Range V e nella comunicazione della sua impareggiabile presenza. Poi, gli elementi a filo e le tolleranze ristrette sono un altro segno distintivo, proprio come le tecnologie abilitanti del design contribuiscono al suo sofisticato aspetto levigato dal pieno. I vetri a filo, una finitura nascosta nella linea di cintura e i giunti del tetto saldati al laser senza soluzione di continuità sono dettagli, ma si sa, spesso è proprio questo sottinteso a segnare la differente percezione di un oggetto rispetto alla massa. Varcato l’ingresso, gli interni accolgono una serie di tecnologie innovative come il controllo vocale intuitivo Amazon Alexa 2, contribuisce a ridurre il carico cognitivo e consente di gestire qualsiasi funzione, dall’infotainment alla navigazione o ai contatti telefonici, o la cancellazione attiva del rumore di terza generazione. Questo dispositivo trasforma la cabina in una delle più silenziose mai realizzate. Si basa sull’architettura della carrozzeria silenziosa e sigillata e, utilizzando microfoni all’esterno del veicolo e altoparlanti nei poggiatesta all’interno, annulla le frequenze, cancellando attivamente il rumore per offrire ai passeggeri zone ancor più silenziose. Sale a bordo anche la tecnologia dual-nanoeTM X per ridurre allergeni, patogeni, odori e virus: un bel plus in questo periodo, dato che è scientificamente provato, dice Land Rover, che questa tecnologia combinata con il dispositivo CO2 Management e con il sistema Cabin Air Filtration PM2.5, riduce significativamente virus e batteri, inclusi i virus SARS-CoV-2.3. A bordo c’è spazio anche per la voce sostenibilità, un capitolo e una capitolato sempre più importante per la coscienza collettiva, qui espresso fra processi innovativi e materiali che si combinano per ridurre l’impatto ambientale. A cominciare dal tessuto misto lana Kvadrat, offerto da qualche tempo in opzione leather-free, la cui miscela di lana calda e avvolgente ne fa il tessuto perfetto per accompagnare il materiale tecnico Ultrafabrics che ha tutte le qualità tattili della pelle ma è il 30 percento più leggero e genera solo un quarto del CO2. Una riduzione progressiva e inarrestabile necessaria al Pianeta e garantita anche, ovviamente, dall’adozione costante di propulsori sempre più efficienti, mild-hybrid e plug-in hybrid.
Gli innovativi propulsori per veicoli elettrici Plug-in Extended Range registrano emissioni di CO2 inferiori a 30 g/km, con un’autonomia di guida in modalità elettrica che può arrivare fino a 100 km. Secondo le stime del produttore, una distanza sufficiente per consentire ai clienti Range Rover di completare fino al 75% dei loro spostamenti utilizzando la sola energia elettrica. Nel 2024 inoltre si unirà alla gamma una Range Rover Pure-electric: sarà la prima Land Rover completamente elettrica e coerente con la strategia Reimagine che vuole ogni modello disponibile con propulsione esclusivamente elettrica entro la fine del decennio, nell’ambito dell’impegno del marchio di raggiungere zero emissioni di carbonio in tutti i suoi prodotti, operazioni e catena di approvvigionamento entro il 2039.