Il Suv medio della Casa del Tridente nasce per fare grandi numeri.Per ora è ibrido, ma dal 2023 ci sarà anche la versione Folgore
La nuova vita di Maserati parte da Grecale che, come la maggior parte delle figlie del Tridente, porta il nome di un vento. Tutto iniziò nel 1963 con la leggendaria Mistral. Poi arrivarono Ghibli, Bora e Khamsin. Nel 2016, Levante, il primo SUV della storia della Casa. Grecale è un vento mediterraneo che soffia da nord-est, ma soprattutto è il soffio che avvia Maserati verso una nuova era cominciata con MC20, la super sportiva che però era e sarà sempre un’auto per pochi. Grecale no. Vuole diventare una Maserati da grandi numeri, essere quello che Macan è stato nella storia di Porsche. “Stiamo lavorando a un vero e proprio ritorno al futuro per Maserati, un marchio fortissimo che poggia su due elementi fondamentali: è globale e allo stesso tempo storico”, ha detto nei giorni del lancio Davide Grasso, il ceo venuto da un mondo esterno all’automotive (è stato Cmo di Nike e Ceo di Converse). Grecale non è insomma soltanto il primo Suv compatto della casa, il Suv che mancava accanto a Levante. Grecale viene definito “The Everyday Exceptional”, l’auto che ha il compito di rendere eccezionale la vita di ogni giorno. Una sensazione che si respira appena si sale a bordo quando si percepisce immediatamente di essere circondati da lusso, tecnologia, eleganza. Lo trasmettono i materiali che accarezzate, ma anche gli ampi schermi che vi danno il benvenuto. La tecnologia è comandata dai display: lo schermo centrale di grandi dimensioni da 12,3’’, il più grande mai montato su una Maserati, un altro per i comandi accessori da 8,8’’ e un terzo nella fila posteriore per i passeggeri. E poi c’è pure un orologio parlante. Il caro vecchio orologio, da sempre simbolo Maserati, oggi è digitale. Non solo cambia look come il vostro smart watch, ma vi parla pure, facendovi capire se Alexa ha capito quello che volete da lei. Allacciate le cinture, vi guardate attorno e ancora prima di schiacciare il pulsante della messa in moto, vi accorgete di essere entrati in un nuovo mondo Maserati. Schermi così grandi non li avevate mai visti su un’auto del Tridente. Cercate il cambio, non c’è. È sostituito da quattro tasti posti tra i due display. I comandi sono quasi tutti touch. Ci si abitua presto. La musica che ci circonda arriva da impianti made in Italy, gli ormai famosi Sonus Faber.
“La Grecale è pensata per essere una prima auto di famiglia per gli europei, una seconda per gli statunitensi e una proposta luxury per i giovani cinesi”, spiegano gli uomini Maserati. Una Maserati ambiziosa destinata a conquistare il mondo intero. Grecale nasce sul pianale Giorgio dell’Alfa Stelvio, viene prodotta come la cugina a Cassino, ma è più lunga (4,84 metri contro 4,69) e ha un’abitabilità al top del suo segmento, comoda anche per chi è più alto della media. Il look poi è ovviamente differente. Molto Maserati a cominciare dal frontale che riprende il feeling lanciato da MC20, caratterizzato da una calandra bassa e da una griglia imponente. Osservandola di profilo si nota il contrasto tra purezza e tecnica, un concetto già espresso dalla MC20 con un body molto fluido, dalle forme sinuose e plastiche, ma con gli elementi tecnici messi in risalto dal carbonio. Nella vista posteriore la fanaleria a boomerang è ispirata alla 3200 GT di Giugiaro e si integra con la linea trapezoidale, caratteristica resa ancora più evidente dall’effetto coupé della cabina che si chiude come una vettura sportiva.
Sviluppata dal Maserati Innovation Lab di Modena e prodotta nello stabilimento di Cassino, sarà disponibile nella seconda metà dell’anno, in tre versioni di cui due ibride: GT e Modena sono equipaggiate con un 4 cilindri mild hybrid rispettivamente da 300 e 330 cavalli, a cui si aggiunge la versione più spinta e a benzina, la Trofeo, con il V6 da 530 Cv derivato dal Nettuno (il cuore della sportiva MC20, in versione contenuta) accelera da 0 a 100 in 3,8’’ e raggiunge i 285 km/h: è il suv più veloce del suo segmento. L’elettrica Folgore che sta già viaggiando tra i ghiacci svedesi e il caldo siciliano, è prevista tra un anno con batteria di 105 kW/h e tecnologia a 400 Volt. Il listino parte da 74.400 euro per la GT, 85.200 per la Modena e 110.900 per la Trofeo. Per la Folgore vedremo. C’è tempo, anche molto meno di quello che può sembrare. “La transizione è un’opportunità per un’azienda come la nostra. Il punto nevralgico del piano di sviluppo è guardare all’evoluzione del mercato e di quello che viene definito new luxury consumer e sappiamo che il cliente luxury sarà il primo ad abbracciare l’elettrico. Siamo convinti che essere tempestivi con l’elettrico è un punto di forza”, il messaggio di Davide Grasso. Maserati entro il 2025 avrà una versione 100% elettrica di tutti i suoi modelli e entro il 2030 diventerà un brand completamente elettrico come ha annunciato il piano industriale Stellantis di Tavares. Per ora ha cominciato a introdurre anche la motorizzazione ibrida. Un ibrido alla Maserati, fatto per migliorare le prestazioni e ridurre le emissioni. Lo troviamo su Grecale e lo ritroveremo presto sulla nuova Gran Turismo e poi su Quattroporte, Levante, Gran Cabrio. Non sulla Ghibli destinata a uscire di scena come hanno già fatto le motorizzazioni diesel.