Per le auto elettriche ci sono pneumatici ad hoc che aumentano la percorrenza e la silenziosità di marcia
Diciamolo subito: gli pneumatici non sono tutti uguali. Sembrerebbe ovvio ma in realtà non si differenziano solo per le misure. Certo altezza della spalla, larghezza del battistrada e misura del cerchio sono quelle riportate sul libretto di circolazione. Insieme all’indice di carico e al codice di velocità ammesso. Insomma questi dati lo sappiamo cambiano da modello a modello e devono corrispondere sullo pneumatico, non si scappa. Ma poi ci sono altre differenziazioni. Quella che tutti conosciamo è tra pneumatico estivo e termico. Obbligatorio quest’ultimo durante la stagione invernale se non vogliamo portare le catene a bordo. Ma non è finita qui. Aparità di misure di omologazione ci sono pneumatici caratterizzati da prestazioni più sportive e altri che privilegiano la durata. Anche se va detto, in realtà la tecnologia in questi anni anche nel mondo delle gomme ha fatto passi da gigante e si ricerca il giusto mix tra prestazioni e durata.
Se oggi ci sono ancora auto termiche sono però sempre di più le ibride e quelle alimentate esclusivamente a batterie. E se una volta si scendeva in pista con il cronometro in mano oggi si battaglia anche per le emissioni e i kilowatt ora consumati. Autonomia è una delle parole più usate dai Costruttori. Quasi tutti dichiarano quella omologata dal ciclo wltp. Spesso è superiore a quella del reale utilizzo ma a volte no. Ma le gomme possono fare la differenza? Certamente sì, dato che sono l’unico punto di contatto tra l’auto e la strada. Lo abbiamo verificato. Michelin ci ha fornito delle e-Primacy per effettuare un test su una Mercedes EQB che montava degli pneumatici di un altro costruttore che non erano stati studiati appositamente per le auto a zero emissioni. Dopo 5.000 chilometri di test, percorsi su tutte le tipologie di strada e con ogni condizione climatica, possiamo affermare che le e-Primacy fanno la differenza. Non solo perché permettono di avere un’autonomia maggiore (7% circa rispetto alla mediadel mercato premium) riducendo quindi i consumi, maanche per la silenziosità di marcia dovuta alla bassa resistenza al rotolamento (-27% in media rispetto ai principali concorrenti). Le e-Primacy sono infatti scelte da numerosi Costruttori come equipaggiamento originale di veicoli elettrici, ibridi o a basso consumo di carburante. La mescola Energy Passive Compound riduce la dissipazione di energia ed il fianco CoolRunning assorbe meno energia durante la flessione ed ecco allora che si possono percorrere circa 30 chilometri in più su un viaggio stimato di circa 400 chilometri. Senza nulla togliere alla sicurezza e alla durata della gomma estiva. I canali a forma di U mantengono un elevato livello di espulsione di acqua garantendo di superare anche dopo 30.000 chilometri di percorrenza il test di frenata sul bagnato.
E intanto la ruota continua a girare anche per gli altri Costruttori di pneumatici. Pirelli comunica che sono oltre 500, dal lancio nel 2019 a oggi, le omologazioni ottenute da Pirelli su pneumatici Elect, contraddistinti da un pacchetto di tecnologie che valorizzano le specificità delle auto elettriche e ibride plug-in. Secondo Pirelli “grazie a una resistenza al rotolamento ridotta, questi pneumatici permettono di avere fino a 50 km di percorrenza in più, che si traduce in un risparmio sulle ricariche fino a 150 euro all’anno”. Concludendo non ci sono dubbi: su una vettura elettrica andrebbero montati pneumatici studiati apposta per questo tipo di alimentazione. E allora ci chiediamo perché non vengano resi obbligatori. Secondo noi dovrebbero esserlo!