Le prove comparative di Assogomma sottolineano la miglior resa di pneumatici invernali: aumentano la sicurezza
Di pneumatici invernali tendenzialmente si parla due volte all’anno. Troppo poco? Sì. Eppure se ne parla principalmente solo quando si devono mettere e togliere. D’altronde in Italia su tutto il territorio nazionale, dal 15 novembre al 15 aprile vige l’obbligo di avere pneumatici invernali montati sull’automobile, o di avere le catene a bordo per chi viaggia con degli pneumatici estivi. In alcune regioni le date cambiano, ad esempio in Valle D’Aosta dove l’obbligo parte dal 15 ottobre. Pochi sanno però che tra quattro penumatici invernali o due catene esiste una terza alternativa. La legge prevede che si possano montare anche solo due pneumatici invernali sulle ruote motrici lasciando due estivi sugli altri due cerchi. Ha senso? A nostro parere assolutamente no. Grazie ad Assogomma abbiamo avuto l’opportunità di testare in condizioni estreme, sul ghiacciodromo di Livigno, diverse vetture alcune equipaggiate con pneumatici invernali, altre con catene e infine alcune con un treno misto ovvero invernali ed estivi.
I test si sono svolti tutti a basse velocità proprio per simulare una circolazione cittadina, ma le differenze tra i pneumatici invernali e quelli estivi sono state nette. E’ apparso subito evidente come la soluzione che garantisce non solo maggior sicurezza ma anche maggior comfort sia quella che prevede l’utilizzo degli pneumatici invernali sulle quattro ruote. Entrando nel dettaglio abbiamo avuto modo di verificare che le auto con equipaggiamento misto hanno seri problemi di aderenza. Cosa succede? L’automobilista si sente sicuro dato che segue le norme di legge e monta due gomme termiche e questo è un male dato che è portato ad adottare un comportamento meno prudente con velocità maggiori rispetto a quando ha solo gli estivi o monta le catene. L’auto perde facilmente aderenza ove sono installati gli estivi provocando sovrasterzi e sottosterzi sino al testacoda. Ci si chiede come a livello legislativo sia possibile prevedere un’alternativa del genere.
Ha davvero poco senso dal punto di vista tecnico. Scartando quindi la soluzione che prevede pneumatici misti ed auspicando che la legge venga presto modificata andando a vietare questa alternativa, l’importanza di avere un treno completo di pneumatici invernali è stata evidenziata dai test effettuati. Tra questi vi raccontiamo quello in cui sono state utilizzate due Alfa Romeo Giulia equipaggiate con pneumatici estivi e invernali che sono state messe a confronto diretto su un percorso rettilineo con fondo innevato simulando una frenata di emergenza. I veicoli sono stati portati ad una velocità di 40 km/h su un percorso lungo circa 100 metri ed in corrispondenza del punto di inizio frenata, segnalato da un apposito cartello, il pilota ha eseguito una frenata di emergenza, ovvero premendo contemporaneamente il pedale della frizione e del freno fino a fondo corsa fino all’arresto del veicolo. Per misurare in modo oggettivo la velocita dei veicoli, il tempo e la decelerazione media, le vetture sono state equipaggiate con uno strumento di misurazione satellitare (Driftbox). Gli spazi di frenata registrati a 40 km/h sono stati di circa 20 metri per i pneumatici invernali e di circa 40 metri per i pneumatici estivi, ovvero il doppio. La prova è stata effettuata anche a 60 km/h solo con la vettura dotata di pneumatici invernali. Lo spazio di arresto è stato comunque inferiore (35 metri) a quello della vettura munita di pneumatici estivi nel test precedente. “I risultati hanno confermato ed evidenziato in maniera chiara che la sicurezza dipende dal tipo di pneumatico con cui è equipaggiata la vettura a prescindere dalla cilindrata o dal tipo di alimentazione” – dichiara Fabio Bertolotti Direttore di Assogomma. “A distanza di quasi vent’anni dai nostri primi eventi dimostrativi rimane confermata la superiorità dei pneumatici invernali rispetto a quelli estivi durante la stagione fredda”.