La piccola Kia si rinnova: in vent’anni ne sono state vendute 178 mila in Italia Punta su tecnologia e stile. Un modello che racconta l’evoluzione del marchio.
C’è vita sul pianeta A, anche quando non si tratti di esplorazioni spaziali o di navicelle lanciate da Cape Canaveral. Parliamo di un segmento del mercato automobilistico – il segmento A – che contraddistingue le city car e che in Italia riscuote parecchio successo (oltre il 12 % per cento del mercato). L’evoluzione dell’offerta, prima ancora che quella della domanda, ha però portato a una contrazione del numero di proposte; la Kia, invece, ci crede e lancia la nuova serie della sua cittadina per eccellenza, la Picanto, che sinora ha sempre raccolto il favore del pubblico. Basti pensare che la prima versione è di 20 anni fa e da allora ne sono state vendute 178 mila solo in Italia e 150 mila di esse sono ancora in circolazione, a dimostrazione di affidabilità e robustezza.
In questi vent’anni la Casa coreana ha cambiato pelle e con essa l’hanno cambiata le sue auto, sempre più attente alla qualità percepita e ispirate dal mondo premium. La Picanto di oggi è stata presentata nell’elegante cornice di Villa Sassi a Torino, nella stessa location della sua progenitrice. Per Kia l’occasione di varare il nuovo modello e di raccontare l’evoluzione e la crescita del marchio, considerando l’obiettivo dell’elettrificazione che ad oggi è un traguardo fissato per legge all’interno dell’Unione Europea. “Entro il 2026 raggiungeremo 1,5 milioni di unità elettriche, per arrivare a 1,6 nel 2030 – spiega Giuseppe Bitti, Manager Director e COO di Kia Italia” – e la quota di EV sarà del 58%. Si tratta di un risultato che verrà raggiunto grazie a un piano che prevede il lancio di tanti nuovi modelli elettrici, tra cui la EV3, che per il mercato italiano sarà un’auto molto importante, poi arriverà anche la EV2. E tuttavia, siccome la domanda di veicoli tradizionali è ancora sostenuta, punteremo su otto nuovimodelli full-hybrid”.
La passerella tocca alla Picanto attuale. “Quando presentammo la prima generazione – prosegue Bitti – ebbe un successo clamoroso, nel mondo ne sono state vendute quasi quattro milioni, un numero che è servito a Kia per consolidare la propria presenza in molti mercati”.
Aggiunge Giuseppe Mazzara (Marketing Communication & CRM Director) a proposito del cammino compiuto: “Vent’anni fa si sceglieva una nostra auto puntando sugli aspetti razionali, su solidità e qualità. Oggi il nostro marchio ha un linguaggio differente e una visione diversa, che si ritrova in tutti i modelli. Nel corso di questi due decenni la Picanto ha seguito l’evoluzione del marchio, ora cambia anche il target: in passato piaceva soprattutto alla platea femminile, oggi guardiamo a un pubblico più ampio e più giovane, non solo in termini anagrafici, ma anche di spirito”.
Il design, così come quello delle sorelle maggiori ha un’impronta molto caratterizzata, come sostiene Michele Palomba (Product Planning Manager): “In Italia il design è sempre importante: Noi abbiamo lanciato la filosofia chiamata “Opposites United” che si ispira agli elementi presenti in natura”.
Il modello che sbarca oggi sul mercato italiano punta molto su tecnologia e stile. Le nuove linee si vedono subito dall’anteriore, con le luci a led (opzionali) e una firma luminosa che evolve quel concetto di Tiger Nose che ha caratterizzato molti modelli della casa. Nuovi anche i cerchi in lega, partendo dai 14 pollici sino ai 16 delle versioni più ricche (ad esempio la GT Line). Il bello, se così si può dire, sono le misure: l’auto è lunga 3.605 mm, alta 1.485 e larga 1.595 , mentre il passo generoso (2.400 mm) permette un’ampia abitabilità; il bagagliaio è di 250 litri (fino a 1.010 con sedili abbattuti).
Ma sono gli interni ad offrire una sensazione di tecnologia evoluta, con un sistema di navigazione incentrato sullo schermo centrale da 8 pollici e di una strumentazione davanti al volante anch’essa digitale con uno schermo da 4,2 pollici. Il Kia connect è gratuito per 7 anni e il sistema è totalmente compatibile con Apple Car Play e Android Auto. C’è il riconoscimento vocale e gli Adas che servono per sicurezza e comfort di guida. Citiamo, tra gli altri, il Lane Following Warning, il Rear View Monitor e il Lane Departure Warning.
Per quanto attiene i motori, le proposte sono due, entrambe a benzina. C’è un 1.0 a 3 cilindri (da 63 CV) e un 1.2 a 4 cilindri (da 79 CV). Il cambio può essere manuale o robotizzato a 5 rapporti. Presto arriverà anche una versione Gpl, che nel nostro Paese ha sempre tanti estimatori.
Gli allestimenti sono quattro: Urban, 20th Anniversary Edition, Style e GT Line. Il secondo (quello dedicato all’anniversario, che non è una serie a parte, maè destinata restare in listino) prevede indicatori di direzione integrati negli specchietti retrovisori, luci anteriori full Led, cerchi in lega da 16′, vetri posteriori oscurati e ruotino di scorta: è l’allestimento che presumibilmente piacerà di più.
Guidata nel contesto cittadino di Torino ha mostrato le doti attese: svelta e scattante, sempre pronta a disimpegnarsi nel traffico (grazie anche alla leggerezza complessiva), con un’ottima visibilità; assorbe bene le sconnessioni della strada risultando sempre confortevole.
Capitolo prezzi. La Urban parte da 16.500 euro, la 20th Anniversary Edition costa 17.950, per la GT Line ci vogliono 19.750 euro (20.750 se si sceglie il motore da 79 Cv.). Però, attenzione, la Picanto può accedere agli ecoincentivi (per emissioni contenute tra i 61 e 135 g/km) che possono arrivare a 3 mila euro.