Motorizzazioni gemelle (dall’ibrido alla spina al diesel) e tanti contenuti tecnologici. C’è pure ChatGPT
Ora sono anche ibride alla spina (ovvero PHEV, acronimo di Plugin Hybrid Electric Vehicle), ma sarebbe riduttivo mettere a fuoco le nuove Skoda Superb e Kodiaq restringendo il tema alle motorizzazioni. Gemelle diverse, molto diverse, Superb e Kodiaq hanno in comune la piattaforma MQB, nella versione Evo, e i motori. Tuttavia sono due auto in formato extralarge completamente differenti: berlina di alta fascia la Superb, che sconfina nel perimetro delle ammiraglie e che in Italia sarà solo in versione wagon, e un Suv di taglia generosa il Kodiaq con sette posti (disponibili in opzione, ma senza sovrapprezzo). Ciò che maggiormente colpisce, già allo sguardo esterno, poi (ancor più) quando ci si mette alla guida, è la qualità percepita, il livello degli interni, la tecnologie degli Adas, l’infotainment. Sono due auto che guardano soprattutto al mondo business (perché piacciono alle flotte), ma che strizzano l’occhio al privato a chi chiede qualità e (come recita un famoso claim della casa ceca) soluzioni intelligenti. Una su tutte? C’è un apposito mini aggeggio per togliere le ditate dallo schermo centrale.
In realtà a bordo non manca nulla, specialmente sul fronte Adas di livello 2 (il massimo consentito dalle legislazioni vigenti): alle funzioni ormai diffuse se ne aggiungo altre, l’elenco è davvero esaustivo, basti pensare che l’assistente vocale (si chiama Laura) integra il software di Intelligenza Artificiale ChatGPT. Su strada le dimensioni non si sentono, entrambe le auto hanno ottime doti dinamiche, supportate dall’elettronica di controllo. Ed è un segnale (ma qui si passa da uno scenario tecnico a un terreno sul quale ciascuno ha la propria opinione) che accanto alle proposte elettrificate rimanga il motore Diesel, a norma Euro6E, parco nei consumi nonostante stazza e prestazioni dei due modelli, quindi dalle ridotte emissioni: si tratta di un propulsore 2.0 TDI da 150 CV (e 360 Nm di coppia) oppure da 193 CV (e 400 NM di coppia), quest’ultimo abbinato alla trazione integrale di serie.
La Kodiaq è lunga 4,75 metri, larga 1,84 (specchietti esclusi) con un passo di 2,79: ne fruiscono abitabilità e capacità di carico, il bagagliaio ha una capacità minima di 910 (con cinque posti). Il design è curato, la tradizionale calandra può essere retroilluminata, i fari sono i Led Matrix. All’interno piacciono i due schermi, il cruscotto vero e proprio e il tablet centrale (da 10 fino a 13 pollici), in più ci sono tre manopole (dette Smart Dial) che hanno un mini-schermo Oled per gestire parecchie funzioni (in primis riscaldamento e ventilazione, ma possono essere settati anche per altro, a cominciare da modalità di guida, oppure per regolare l’audio). Il cambio, come su altri modelli del gruppo, è solo automatico.
Molto in comune, dunque tra Superb e Kodiaq, a partire dallo spazio. Le dimensioni della Superb sono 4,90 di larghezza, 1,84 di larghezza, la capacità di carico va da 690 a 1.920, ossia 30 litri in più rispetto alla precedente generazione. Tante analogie anche sul fronte motori. Del Diesel s’è detto. Per quanto attiene in benzina, sulla Superb ci sono due proposte, il TSI 1.5 “mild” (mHEV) a 48 Volt da 150 CV (e 250 Nm di coppia) e il TSI 2.0 da 150 CV (e 320 Nm di coppia) oppure da 265 CV e 400 Nm di coppia a trazione integrale. Idem dicasi per il Suv Kodiaq.
Infine la novità assoluta, c’è l’ibrido ricaricabile da 204 CV che grazie a una batteria da 25,76 kWh garantisce un’autonomia elettrica sino a 130 CV, si può ricaricare in corrente continua sino a 50 kW, che significa “fare il pieno” in mezz’ora. Di fatto, con una gestione accorta dei livelli di batteria, è un motore che permette alle due auto di essere usate come elettriche pure.