Accanto all’avveniristica EX 90 elettrica, ecco una rinnovata XC 90 “Dobbiamo essere pragmatici e flessibili se il mercato non è pronto”
Solo gli stupidi non cambiano mai idea. Una frase sentita milioni di volte che in questo periodo sta ricomparendo con una certa frequenza nel mondo dell’auto alle prese con una transazione più complessa di quello che pensava la politica europea. Così può capitare che Volvo, una casa che aveva annunciato il passaggio totale all’auto elettrica entro il 2030, non cambi completamente idea, ma si prenda una pausa di riflessione tenendo in vita anche la sua gamma ibrida, anzi rinnovandola decisamente con l’arrivo sul mercato della nuova XC90, l’ammiraglia della casa svedese oggi governata dai cinesi. Mentre viene presentata al mondo l’avveniristica EX90, definita da Jim Rowan, il ceo di Volvo Cars, “la miglior auto mai prodotta”, ecco comparire anche una versione rinnovata della XC90, uno dei modelli più venduti della casa. Ci sono mercati che non sono ancora pronti per un’ammiraglia di questo tipo completamente elettrica, nonostante i contenuti tecnologici e un’autonomia promessa di 600 chilometri. “La Volvo EX90 incarna il nostro futuro di produttori di veicoli completamente elettrici e di auto in grado di migliorare continuamente nel tempo grazie agli aggiornamenti del software e dell’in-formatica di base -ha spiegato Jim Rowan – È una testimonianza delle nostre capacità ingegneristiche globali e riafferma il nostro ruolo di leader nel cambiamento tecnologico in corso nell’industria automobilistica”. Ma per certi mercati, come quello italiano, meglio insistere con la versione ibrida (mild hybrid e plug-in), anche se rinnovata della XC90, arrivata ormai alla terza generazione. ”Rimaniamo convinti che il nostro futuro sia elettrico – ha ribadito Rowan – ma è chiaro che la transizione procede in modo diverso in diverse aree geografiche e dobbiamo essere pragmatici e flessibili, sapendo quindi adattare i nostri obiettivi”. “Non tutti siamo pronti per l’elettrico – ammette Michele Crisci presidente e ad di Volvo Italia – se il mercato lo chiede noi ci adeguiamo e ci prendiamo ancora qualche anno prima di abbandonare le motorizzazioni classiche”. E questo anche se Volvo con la piccola EX30, la vettura elettrica più venduta in Italia a luglio, sta facendo dei numeri incredibili in questo 2024, destinato a diventare il miglior anno di sempre.
La XC 90, nata nel 2002 e rinnovata una prima volta nel 2015, ha venduto 1,6 milioni di esemplari (19 mila della prima generazione e 13 mila della seconda in Italia). Con i suoi sette posti è ancora una best seller del suo segmento proprio perché rispetto alla concorrenza offre tanto spazio per le persone e i bagagli. È un’auto di punta che trasuda sicurezza da tutti i pori. “Che si tratti di comfort, spazio, lusso, versatilità o efficienza ibrida, la XC90 è in grado di soddisfare tutte le esigenze. Insieme, la XC90 e la sorella completamente elettrica EX90 assicurano ai clienti le opzioni che più li soddisfano, contribuendo inoltre a creare un portafoglio equilibrato mentre proseguiamo la nostra transizione verso l’elettrificazione completa”, racconta Rowan da Goteborg e conferma dal Volvo Studio di Milano (dove in questi giorni sono esposte le due versioni) Michele Crisci. “Insieme alla nuova gamma di auto completamente elettriche di Volvo, il modello XC90 nella versione Phev e Mhev continua a essere importante per soddisfare le esigenze di tutti i client. Affiancandosi ai modelli full electric, le auto ibride come la XC90 contribuiscono a definire un’offerta globale equilibrata per Volvo Cars, fornendo al tempo stesso un ponte verso una mobilità futura del tutto elettrica. L’equilibrio fra modelli full electric e soprattutto ibridi plug-in è la risposta più adeguata alle esigenze del mercato globale di oggi, dato che il segmento premium dei veicoli completamente elettrici è ancora in fase di sviluppo in molti Paesi chiave. I modelli ibridi plug-in restano un elemento cruciale per la strategia Volvo di sviluppo e di crescita sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico”. Una scelta magari obbligata, ma certamente sensata. Per la XC90 c’è ancora un mercato importante e sarebbe stato sciocco non rinnovare l’ammiraglia che ha incontrato tanto successo. È il ponte tra il passato e il futuro, se un giorno si arriverà davvero a viaggiare tutti con l’auto elettrica. Per ora lasciare al cliente la libertà di scelta è l’opzione più intelligente. Tra l’altro Volvo ha lavorato decisamente sui prezzi delle due versioni, una mossa molto importante, considerando che le auto elettriche mediamente costano ancora molto di più delle sorelle termiche o ibride. La EX90 parte da 85.250 euro per la versione Single Motor e arriva a 107.250 per la versione ultra twin motor performance. La nuova XC90 in versione “core” parte da 81.200 euro e arriva a 101mila euro nella versione “ultra” da 445 cavalli. Tutto questo per l’auto che Jim Rowlan ha definito la migliore mai prodotta da Volvo: “Dopo averla guidata per 950 chilometri attraverso tre stati degli Stati Uniti, in diverse condizioni di guida e di fondo stradale, conservo solo ricordi positivi. La ricarica, la maneggevolezza, il comfort di guida, la silenziosità dell’abitacolo e l’eccezionale impianto audio, l’affidabilità, le dotazioni tecnologiche e la gradevolezza dell’interfaccia utente: non ho mai guidato un’auto Volvo come questa. L’EX90 segna l’inizio di una nuova era per Volvo Cars, un’era che comincia proprio ora”. Certo non si è mai sentito il ceo di una casa parlare male di una sua auto. Probabilmente ai tempi qualcuno parlò bene anche della Duna. Ma se il paragone è con gli altri modelli della Casa ha un senso. Significa che è stato fatto un notevole passo avanti.