Bmw al Ces di Las Vegas ha fatto un viaggio nel futuro con i Vision Dee. Può variare 32 tonalità. All’interno i contenuti digitali della Neue Klasse.
Arriverà il giorno in cui non dovremo più scegliere il colore dell’auto che vogliamo comprare. Non sarà necessario perché potremmo colorarla ogni giorno diversamente a seconda del nostro umore, dell’uso che vogliamo farne, dell’ambiente che ci circonderà nel viaggio programmato. Non è un film di fantascienza, ma qualcosa che ci arriva dal Ces di Las Vegas, il Consumer Electronics Show che all’inizio di gennaio è tornato ad essere la fiera delle meraviglie anche per il settore dell’automotive. Ci basterà un click e la nostra auto cambierà colore. Quasi una magia a casa dei prestigiatori più famosi del mondo. Bmw con la i Vision Dee, dove Dee è l’acronimo di Digital Emotional Experience, ci ha dato un assaggio del futuro secondo le sue idee. Ha riempito questo concept di berlina tre volumi dal design essenziale, con linee anni Ottanta ci viene da dire, di tutta la tecnologia di cui dispone per farci viaggiare là dove arriveremo un giorno. “Con i Vision Dee mostriamo cosa è possibile fare quando hardware e software si fondono. In questo modo, siamo in grado di sfruttare tutto il potenziale della digitalizzazione per trasformare l’auto in un compagno intelligente. Questo è il futuro per i produttori di automobili e anche per Bmw: la fusione dell’esperienza virtuale con il vero piacere di guidare”, ha dichiarato Oliver Zipse, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Casa di Monaco. Ma nello stesso tempo i Vision Dee vuole essere un manifesto di quello a cui aspira Bmw per il suo futuro sottolineando l’enorme importanza della digitalizzazione. “E’ un altro passo sulla strada verso la Neue Klasse”, ha aggiunto. Un anno fa, sempre a Las Vegas, Bmw aveva presentato un’auto che cambiava colore passando dal bianco al nero in un batter di ciglia. Oggi quel mondo in bianco nero diventa a colori grazie alla tecnologia E Ink, l’inchiostro digitale che permette a una vettura bianca di cambiare 32 colori. Una pellicola di carta elettronica del partner del BMW Group, E Ink, è stata applicata alla carrozzeria per creare uno spettacolare cambio di colori che prevede ben 32 alternative, configurabili individualmente. Ogni giorno, anzi ogni ora potrete avere un’auto con un colore diverso. Non vedremo più film in cui salendo su un taxi l’investigatore dirà “segua quella macchina rossa”. Perchè al semaforo quella macchina sarà già verde o gialla… Ma in futuro non avremo neppure investigatori che saliranno in taxi per inseguire qualcuno: manderanno direttamente il loro drone. La superficie della carrozzeria della i Vision Dee è suddivisa in 240 segmenti “E Ink”, ognuno dei quali è controllato individualmente, cosa che consente di generare e variare in pochi secondi una varietà quasi infinita di motivi. Il processo di taglio laser utilizzato per rifinire le pellicole e il design del controllo elettronico sono stati sviluppati in collaborazione con E Ink. L’adattamento di questa tecnologia alle superfici curve e la programmazione delle animazioni sono stati sviluppati dagli ingegneri di Bmw Group, consentendo una forma di personalizzazione unica. Ma la visione Bmw non si ferma all’estetica dove pure i tradizionali loghi, la griglia a doppio rene, i doppi fari circolari e il gomito di Hofmeister sono stati reimmaginate con icone digitali. La i Vision Dee è come un uovo di Pasqua con tante sorprese all’interno. È una concept nata “per creare un legame ancora più forte tra le persone e le loro auto in futuro”. Non si limita a usare le sue funzioni digitali per il controllo vocale e i sistemi di assistenza alla guida che già ci fanno compagnia e soprattutto ci aiutano oggi. L’Head-Up-Display si allarga andando a coprire tutta la larghezza del parabrezza, un qualcosa che vedremo già a partire dal 2025 nei modelli della Neu Klasse. Utilizzando i sensori shy-tech sul cruscotto, si potrà decidere la quantità dei contenuti digitali da vedere sull’Head-Up Display di nuova generazione. La selezione in cinque fasi va dall’analogico, alle informazioni relative alla guida, ai contenuti del sistema di comunicazione, alle proiezioni in realtà aumentata, fino all’ingresso in mondi virtuali. E qui ci fermiamo perché sinceramente non capiamo l’utilità di trasformare il nostro viaggio in città in un’avventura Avatar Style. Non vedremmo più i grattacieli della nuova Milano fuori dai finestrini ma un mondo che sembra uscito dalle visioni di James Cameron. Bello se andiamo al cinema, inutile se stiamo andando a sciare. In Bmw raccontano che “La realtà mista può essere sperimentata nella i Vision Dee in modo immersivo, coinvolgendo diversi sensi senza dover usare strumenti aggiuntivi, creando una nuova dimensione del piacere di guidare per l’utente”. A questo punto verrebbe voglia di dire, fatemi scendere e restituitemi il mio vecchio diesel. In soccorso arriva il pensiero di Adrian van Hooydonk, il mitico responsabile del Design della Casa: “Con i Vision Dee dimostriamo come l’auto possa essere perfettamente integrata nella vostra vita digitale e diventare un compagno fidato – dice – Il veicolo stesso diventa il vostro portale verso il mondo digitale, con il guidatore sempre al comando. Implementata nel modo giusto, la tecnologia creerà esperienze utili, vi renderà guidatori migliori e semplicemente avvicinerà gli esseri umani e le macchine”. O meglio avvicinerà le macchine agli esseri umani.