Botto Poala: “La X1 parla a un pubblico vasto e ci ha permesso di conquistare nuovi clienti da altre marche”.
Sono un grande appassionato di tutto ciò che si muove su ruote, che siano due o quattro, che abbia il motore oppure no”. Carlo Botto Poala è la persona giusta al posto giusto. Origini biellesi, laurea in economia e commercio con indirizzo aziendale, dal 2005 è nel gruppo Bmw prima come marketing manager moto, poi Mini, quindi un’esperienza a Monaco di Baviera in un ruolo internazionale: dal marzo 2021 è il direttore marketing di Bmw Italia.
Possiamo definire la X1 come la terza generazione di un classico?
“Certamente, perché un prodotto di grande successo della gamma Bmw. Quest’ultima serie vanta un design rinnovato negli esterni e negli interni, completamente rivisitati, e una tecnologia di bordo che prende spunto dalla nostra gamma più alta e debutta per la prima volta sulla X1, come il nuovo cockpit con il grande display che permette al guidatore di avere sotto controllo tutti i parametri dell’auto e al passeggero di essere partecipe nell’intrattenimento di bordo. Ha anche il sistema di navigazione con realtà aumentata e il sistema di assistenza alla guida di ultima generazione.
È un prodotto che ha fatto un grande salto rispetto alla generazione del 2016”. I suoi punti di forza?
“L’X1 è per noi il modello di ingresso nella gamma degli Sport Activity Vehicle. È al cento per cento una X, quindi quattro ruote motrici, grande versatilità per un utilizzo non solo cittadino e una presenza su strada importante”. Perché X1 è una vera Bmw? “Perché offre quel piacere di guidare che è parte del Dna Bmw”.
Quante ne sono state vendute finora?
“In Italia 139 mila unità, compresa la terza generazione, che in meno di un anno ha già superato le 10 mila unità. Dal 2016 al 2021 è stato il nostro modello più venduto in Italia. Nel mondo ne sono state consegnate 2,8 milioni”.
La motorizzazione più venduta?
“Nessuna svetta sulle altre, perché la gamma è molto ampia e va a intercettare le esigenze di tutti i clienti. Dai motori ai benzina ai diesel, alle ibride Plug-in, che uniscono la motorizzazione a combustione con quella elettrica e che vantano un incremento di prestazioni del motore elettrico e del pacco batterie dal 45 all’80 per cento sulla alla serie precedente. La grande novità è il debutto della full electric iX1, con oltre 440 chilometri di autonomia”.
Chi è il cliente X1?
“È un prodotto che si è posizionato in modo molto trasversale sul mercato italiano. È la sua forza: parla a un pubblico vasto. Versatilità e funzionalità sono i suoi punti di forza, quindi piace a coppie giovani, magari anche con figli piccoli, e dinamiche, per esempio appassionate di sport, ma ci sono anche coppie con i figli già maggiorenni e usciti di casa. Soprattutto all’inizio, subito dopo il lancio sul mercato, è stata inserita in famiglia come seconda auto, ma quando ha cominciato a vedersi sulle strade è diventato un modello di ingresso nel mondo premium dell’auto, quindi scelto da chi decide di comprare un prodotto più sofisticato, con una maggiore attenzione alla qualità, di un brand dall’immagine forte. È un modello che ci ha permesso di fare molta conquista su marchi vicino a noi”.
Cosa le piace di più della X1?
“Lo spazio interno. Rispetto al modello precedente, la nuova X1 è cresciuta nelle dimensioni, ma la pulizia del design e l’attenzione alla versatilità degli interni valorizzano molto il prodotto. Io sono un sostenitore della mobilità elettrica, e trovo che la iX1 abbia un forte appeal come Sport Activity Vehicle non solo urbano.
È un valore aggiunto importante della terza generazione della X1”. E l’ibrido?
“Fondamentale. L’utilizzo combinato dei due motori, termico ed elettrico, rende l’auto molto efficiente. Rappresenta un nuovo modo di guidare. Grazie al nuovo sistema operativo, quando si esce fuori città e si inserisce nel navigatore la destinazione, l’auto ottimizza il funzionamento dei due motori in modo da mantenere una riserva di carica nella batteria. E con il pieno di benzina e la batteria totalmente carica, arriviamo a ben 590 chilometri di autonomia”