• Redazione
  • Pubblicità
  • Torna a IlFoglio.it
sabato 2 Luglio 2022
Il Foglio Mobilità
  • Home
  • Scenari e Tendenze
  • Prove d’autore
  • L’Intervista
  • Il Personaggio
  • La Tecnologia
  • Tendenze
No Result
View All Result
  • Home
  • Scenari e Tendenze
  • Prove d’autore
  • L’Intervista
  • Il Personaggio
  • La Tecnologia
  • Tendenze
No Result
View All Result
Il Foglio Mobilità
No Result
View All Result
ADVERTISEMENT
Home Opinioni L’invitato

Non solo elettrico nel futuro dei concessionari

by Redazione web
22/02/2022
in L’invitato
Non solo elettrico nel futuro dei concessionari
ADVERTISEMENT

Il 2021 è stato un anno difficile per il mondo dell’auto. Abbiamo dovuto fare i conti con la carenza di prodotto e di ricambi, con la lotta, insensata, contro i motori endotermici e la prioritaria spinta dei governi verso una mobilità elettrica, incapace di risolvere i problemi di inquinamento. Una situazione che ha portato a rallentare ulteriormente il rinnovo del parco circolante italiano, uno dei più anziani del Vecchio Continente, un fattore che resta il primo problema da risolvere se vogliamo ridurre l’inquinamento anche se sarebbe il caso di sottolineare che l’auto non sia assolutamente la principale colpevole, basta ricordare come la situazione nelle grandi città non fosse migliorata così sensibilmente durante il primo lock-down, quando le auto erano tutte ferme.

In questo 2021 l’assenza di prodotto è stata in un certo modo incomprensibile perché se il problema dei semi conduttori può aver influito sulla consegna del nuovo, costringendo le case a non rispettare la programmazione prevista, è difficile che possa aver influito sulla produzione dei ricambi se non sulle centraline e al massimo su qualche batteria. C’è la sensazione che le case abbiano privilegiato i mercati extraeuropei decisamente più vivaci del nostro. Si sono viste tante cose che non sono giustificabili soltanto con la mancanza di micro chip. E probabilmente ha influito anche il fatto che molte Case siano favorevoli alla trasformazione dei mandati oggi in essere con i concessionari in contratti di agenzia.

Articoli che potrebbero interessarti

Il rischio incendi per le batterie non va ignorato

Il rischio incendi per le batterie non va ignorato

03/05/2022
La passione è il motore dell’esposizione

La passione è il motore dell’esposizione

29/11/2021
Auto classiche

Perché investire in auto classiche è pure divertente

01/10/2021
Carrozza

Dobbiamo prepararci a un mondo nuovo, pensando al passato

28/08/2021

L’anno che è appena cominciato sarà un anno molto importante per i concessionari che da sempre sono degli imprenditori e hanno investito nel loro business. La trasformazione dei mandati in contratti di agenzia trasformerebbe i concessionari in agenti, intermediari tra i clienti e la Casa che dopo aver lavorato in internet delegherebbe ai concessionari soltanto la gestione locale. Si ridurrebbero ancora i margini senza abbassare i costi fissi. Aspettiamo di conoscere come verrà regolamentato il rapporto tra Case e concessionari, come e se cambierà il rapporto con il territorio. Siamo insomma entrati in un anno complicato, come se non bastassero tutte le difficoltà del settore legato a una transizione che però non potrà essere verso l’auto elettrica. Dobbiamo avere fiducia nella ricerca che si sta facendo su carburanti meno inquinanti e sull’uso dell’idrogeno soprattutto per i grandi trasporti. Il prodotto auto elettrica che vendiamo già oggi è un gran bel prodotto, ma l’impressione è che sia destinato ad un target di clienti ancora molto elevato e non vada a sostituire auto altamente inquinanti, ma auto che avevano già emissioni molto ridotte. Mettiamo pure che diminuiranno i tempi di ricarica togliendo uno dei problemi che più assillano i clienti, ma per ora i prezzi restano molto alti e non vorrei che un giorno ci ritrovassimo invasi da auto cinesi a batteria. Il primo obbiettivo dovrebbe essere quello di svecchiare il parco circolante in Italia. Per questo dovremmo guardare anche alle alternative all’elettrico. Con i carburanti sintetici di nuova generazione, ad esempio, si metterebbero al riparo anche molti posti di lavoro visto che si continuerebbe a lavorare sui motori endotermici.

 FABRIZIO GUIDI  Presidente Asconauto (Associazione consorzi concessionari autoveicoli)

Segui Mobilità anche su Google News: aggiungilo tra i tuoi preferiti!

Abbiamo scritto anche di:

Il rischio incendi per le batterie non va ignorato
L’invitato

Il rischio incendi per le batterie non va ignorato

03/05/2022
La passione è il motore dell’esposizione
L’invitato

La passione è il motore dell’esposizione

29/11/2021
Next Post
La rivincita dell’Usato

La rivincita dell’Usato

ADVERTISEMENT

Ultimi articoli

Ferrari elettricauna strada quasi obbligata

Ferrari elettricauna strada quasi obbligata

Luglio 1, 2022
Aventador Ultimae Roadster, un vero concerto di emozioni

Aventador Ultimae Roadster, un vero concerto di emozioni

Giugno 29, 2022
L’auto del futuro piacerà ai giovani

L’auto del futuro piacerà ai giovani

Giugno 27, 2022
Volvo ridisegna la mobilità di quartiere a Porta Nuova

Volvo ridisegna la mobilità di quartiere a Porta Nuova

Maggio 16, 2022
Vespa e Justin Bieber, due icone pop si incontrano

Vespa e Justin Bieber, due icone pop si incontrano

Maggio 16, 2022
  • Chi scrive
  • Pubblicità
  • Privacy Policy
  • Termini di utilizzo

© 2021 Mobilità: motori e mobilità sostenibile | Portale realizzato da FattorieDigitali.com

No Result
View All Result
  • Home
  • Scenari e Tendenze
  • Prove d’autore
  • L’Intervista
  • Il Personaggio
  • La Tecnologia
  • Tendenze

© 2021 Mobilità: motori e mobilità sostenibile | Portale realizzato da FattorieDigitali.com

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist