L’allarme lanciato dalla Stradale: 8 milioni di auto potenzialmente pericolose. Un’indagine rivela quanto sia alto il pericolo per colpa di gomme non adeguate.
Le tanto agognate vacanze estive sono anche quest’anno arrivate. Milioni di persone si apprestano a mettersi in viaggio con la loro quattro ruote. In Italia risultano immatricolati nel 2022 circa 53,7 milioni di veicoli di cui 40,2 milioni di vetture con un’età media di 12 anni e 6 mesi. Sono il 59 per cento le vetture con oltre 10 anni di età. Quasi il 10 per cento delle vetture immatricolate ha più di 30 anni. Bene, oggi, si parla di esodo e la stessa attenzione che si mette per la scelta della destinazione e per preparare le valigie andrebbe messa per verificare che il nostro mezzo di trasporto, la nostra automobile, sia in condizione di affrontare le vacanze in sicurezza. A Roma sono stati presentati i risultati dell’indagine Vacanze Sicure 2023 realizzata da Polizia stradale, Assogomma e Federpneus. Nel periodo tra lo scorso maggio e il mese di giugno sono state controllate ben 8.865 auto in sei regioni italiane. Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Marche e Puglia. Va detto che Valle d’Aosta e Veneto sono due regioni tra le prime cinque in Italia con Parco circolante più giovane, mentre la regione Marche è dotata del parco auto “più green”. Regioni quindi considerate abbastanza virtuose, dove i controlli sono abitudine. Ciò nonostante il bilancio dei controlli è stato preoccupante. Tra le vetture verificate, quelle con meno di 10 anni di età presentano problemi agli pneumatici nella misura di 1 vettura su 5. Quelle che hanno più di 10 anni di età mostrano una frequenza ancor più significativa: 1 vettura su 3 ha problemi alle gomme. Come detto 8.865 le vetture controllate nell’indagine, ma se traguardassimo i risultati del campione sul parco circolante italiano si potrebbe stimare in 8 milioni di auto quelle che sono potenzialmente pericolose perché con pneumatici non conformi. “Prima di intraprendere un viaggio è fondamentale verificare che gli pneumatici siano in perfetta efficienza” dichiara Filiberto Mastrapasqua, direttore del Servizio Polizia stradale. “Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto del veicolo con la strada ed è importantissimo controllarne l’usura, la pressione e l’aderenza. Guidare con pneumatici non omologati e/o danneggiati, oltre ad avere una rilevanza dal punto di vista sanzionatorio, rappresenta un atto di irresponsabilità perché espone, ad un elevato rischio di incorrere in un incidente stradale”. Oltretutto con il clima “pazzerello”, con le bombe d’acqua a cui ci stiamo abituando, va messo in preventivo di ritrovarsi anche in agosto a viaggiare sotto la pioggia e uno pneumatico liscio provoca da una parte perdite di aderenza e dall’altra problemi di frenata, oltre a fenomeni di aquaplaning. Nelle regioni oggetto di indagine la media riscontrata di gomme lisce si attesta al 7 per cento con significative variazioni tra la migliore, le Marche (3,72 per cento del campione) e la peggiore la Puglia (10,70 per cento del campione). Se è vero che nelle province pugliesi si raggiungono mediamente percentuali di pneumatici lisci particolarmente elevate, vedi ad esempio Lecce con il 23 per cento delle auto controllate e Foggia con il 17 per cento, è altrettanto vero che nella provincia di Taranto la percentuale scende drasticamente a meno dell’1 per cento. Il bilancio è però davvero grave. La non conformità degli pneumatici è stata rilevata su 18 vetture su 100 che diventano quasi 25 su 100 se si considera anche l’assenza di revisione. Va detto che durante il 2022 si è assistito ad un ulteriore invecchiamento del parco circolante che nel 2021 si attestava a 12 anni e 3 mesi. Questo è un dato in costante peggioramento da molti anni (fonte Aci giugno 2023). Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma, commenta: “Un dato appare evidente ed è una costante negli anni e i dati lo dimostrano: vi è una diretta correlazione tra l’età dei veicoli e le loro condizioni di manutenzione. È evidente che gli incentivi all’acquisto di nuove auto non hanno consentito di svecchiare il parco circolante e le difficoltà economiche in cui versa il Paese non favoriscono le necessarie manutenzioni con effetti sulla sicurezza e circolazione nelle nostre strade. Occorre che le nostre Istituzioni ne prendano atto e agiscano di conseguenza. E’ quindi fondamentale operare con forme di incentivazione alla manutenzione dei veicoli con particolare riguardo a quei dispositivi che hanno particolare rilevanza per la sicurezza stradale, come gli pneumatici”. Insomma dovrebbe essere chiaro a tutti: la vecchia quattro ruote va revisionata e mantenuta al meglio per garantire la nostra sicurezza e quella delle persone a noi vicine.