La Ferrari 296 Challenge è l’ulti ma arrivata nella collezione 777. Derivata dalla 296 GTB stradale, sostituisce la 488 Challenge Evo, ed è una vettura ad uso pista esclusivo. Il motore è lo stesso 3.0 V6 biturbo della 296 stradale, ma senza il sistemo ibrido, e sviluppa 700 cavalli e 740 Nm di coppia. A fare la differenza nelle prestazioni in pista è l’aerodinamica molto sofisticata, che garantisce un carico di 870 Kg, grazie a un nuovo alettone posteriore, un nuovo fondo piatto, e ad altre appendici derivate dalla 296 GT3, quali lo splitter e il diffusore posteriore. Il cambio è semiautomatico sequenziale, 7 marce, doppia frizione mentre l’impianto frenante può contare su nuovi dischi in carboceramica particolarmente resistenti anche agli utilizzi intensi di gara.
Il mio primo utilizzo della Ferrari 296 Challenge è coinciso con la prima gara al Mugello del Ferrari Challenge Europe 2024, che mi vedrà impegnato tutta la stagione, con il team Rossocorsa in 7 gare nei circuiti più tecnici europei: dopo il Mugello, si farà tappa a Balaton, Jerez, Portimao, Le Castellet, Nurburgring, e Imola per le finali mondiali Ferrari di ottobre, che riuniranno i campionati del Challenge Europa, North America e Middle East. La 296 Challenge è stata consegnata a me e a agli altri piloti del Ferrari Challenge 2024, provenienti da 15 diverse nazioni, direttamente in pista al Mugello il giorno stesso delle prime prove libere di gara, con pioggia battente. Nel mio caso è stato subito feeling, ho trovato la 296 Challenge particolarmente facile da portare al limite grazie alla regolazione del controllo di trazione, lasciato al livello 3 su 4 con pista bagnata, per poi settarlo su livello 1 di 4 per le qualifiche con pista asciutta, e alla regolazione dell’intervento dell’ABS settato a 2 su 4 con bagnato, e 1 su 4 con asciutto. La Pole position in qualifica nella Coppa Shell AM e il podio in gara 2 non lasciano dubbi su quanto mi sia trovato subito a mio agio con la nuova Ferrari 296 Challenge in tutte le condizioni meteo: l’incremento prestazionale rispetto alla 488 Challenge Evo è importante, oltre un secondo e mezzo su una pista come il Mugello, ma soprattutto la 296 Challenge è meno nervosa e più facile da portare al limite, nonostante le velocità maggiori di percorrenza in curva. Le famose curve del Mugello, Arrabbiata 1 e 2 si percorrono con accelerazioni laterali di oltre 2.5 g grazie anche alla perfetta simbiosi della vettura con i nuovi pneumatici slick sviluppati da Pirelli. Sarà una stagione entusiasmante, che potrete seguire in diretta su Sky, con oltre 20 Ferrari 296Challenge che si sfidano nei circuiti più tecnici nel trofeo monomarca più prestigioso di Europa. * Collezionista e direttore del Milano Monza Motor Show e del Salone Auto di Torino