Basta un’occhiata per avere la sensazione che Audi sia riuscita nuovamente nell’impresa di unire in un’unica auto l’estetica più accattivante e la tecnologia più sviluppata, due ingredienti che rendono la e-tron GT non soltanto la prima Gran Turismo 100% elettrica di Audi, ma anche un preciso modello di stile. Attirano gli sguardi le linee flessuose ed eleganti che riescono a camuffare le dimensioni giunoniche di questa berlina lunga quasi 5 metri, ma con un assetto ribassato di 2 centimetri rispetto la RS7 Sportback, che la incattiviscono alquanto.
Nulla è lasciato al caso, nemmeno la presenza dello spoiler posteriore estraibile, il sottoscocca carenato e le prese d’aria attive sul davanti che incanalano l’aria utile a raffreddare le batterie, tutti elementi che diminuiscono il coefficiente di resistenza aerodinamica. Non soltanto bella e cattiva, ma anche scientificamente veloce.
Uno dei momenti che amo maggiormente quando provo un’auto è l’ingresso nell’abitacolo e la sensazione che mi regala il sedermi al volante. Pare che tutto sia stato pensato e organizzato per mettere al centro il guidatore, facendolo sentire un pilota a tutto tondo.
Comodo, spazioso, moderno e tecnologico, all’interno dell’abitacolo troneggia una consolle inserita nella plancia che regala una sensazione di futuro a portata di mano, con un infotainment altamente intuitivo e non invasivo nella sua gestione. Efficiente la piattaforma di navigazione MMI Plus che calcola il miglior percorso possibile considerando la carica residua delle batterie.
100% elettrica e votata alla sostenibilità ambientale, l’Audi e-tron GT porta avanti questo valore in tutti i suoi aspetti, a cominciare dal materiale dei sedili, delle moquette e dei tappetini, tutti quanti realizzati con materiale riciclato. Così come da fonti rinnovabili arrivano le risorse energetiche utilizzate dagli stabilimenti per produrre i modelli.
E ora passiamo alle prestazioni: la versione e-tron GT con trazione integrale che ho provato ha 530 CV e raggiunge una velocità di punta massima di 245 km/h, con accelerazione 0-100 in 4,1 secondi. I due motori a elettroni, uno per ciascun asse, promettono un’autonomia fino a 488 km ha in dotazione lo speciale cambio a due velocità che utilizza la prima per le partenze, riservando alla seconda tutte le altre situazioni di guida. Gestibile attraverso le palette al volante il sistema di frenata rigenerativa, che consente un recupero fino a 265 KW. Ultimo aspetto, ma fondamentale se si considerano le infrastrutture presenti: l’architettura elettrica a 800 volt permette di utilizzare le stazioni di ricarica a corrente continua recuperando l’80% di autonomia con un rifornimento di 25 minuti