Auto che qualche anno fa erano difficili da vendere hanno aumentato il loro valoreLe lunghe attese e i costi del nuovo. L’innamoramento dei giovani per le Youngtimer
Comprare un’automobile può essere un investimento? Sino a ieri avremmo detto che era davvero raro che una vettura potesse acquisire valore. Un mercato riservato alle auto d’epoca, alle vere e proprie fuoriserie. Oggi le cose sono cambiate un po’ per tutti. In molti non lo sanno ma hanno in garage una quattroruote che potrebbe valere molto più di quanto il proprietario non si aspetti. Chi l’ha acquistata negli ultimi due anni molto probabilmente potrebbe recuperare quanto speso, in altri casi esserci molto vicino e in altri avere addirittura un valore superiore. Partiamo da quest’ultimo caso. Prendiamo ad esempio una “vecchia” Land Rover Defender acquistata nel 2010 per circa 30.000 euro. Oggi può valere una cifra anche superiore nonostante abbia sulle spalle dodici anni e decine di migliaia di chilometri. Come mai? In questo caso un po’ per moda e un po’ perché non vengono più prodotti veicoli con caratteristiche analoghe. Se da una parte esiste un nuovo Defender che si può comprare in concessionaria dall’altra parte ha un prezzo di listino ben superiore ai cinquantamila euro e ha tantissima “ottima” elettronica che però i fuoristradisti non gradiscono molto. Quindi la stessa auto che si faticava a vendere a ventimila euro due anni fa oggi si vende anche a trentamila. Insomma i fuoristrada duri e puri oggi hanno davvero tanti estimatori. Non si tratta di un caso estremo, anzi. Le quotazioni salgono mese dopo mese. Una comunque moderna Mercedes GLE del 2015 vale più oggi di quanto non valesse due anni fa. Discorso diverso per le Smart le cui quotazioni sono salite da quando non è più in vendita la versione con motore benzina o diesel ma solo quella elettrica. Quest’ultima ha un listino alto e un’autonomia che per quanto buona non può essere paragonabile alla Smart termica. Pensate che una Smart in ottime condizioni del 2006 con 120mila chilometri può valere ancora 3.500 euro mentre per mettersene in box una del 2010, la 451, bisogna arrivare sborsare anche seimila euro. Altra variabile è la mancanza di disponibilità di auto nuove a causa della crisi dei semiconduttori e non solo. Le attese per mettersi in garage il nuovo acquisto possono raggiungere i sei mesi e oltrepassarli. Ed ecco allora che c’è chi è disposto a pagare quasi come nuove le auto usate. Epperò da una parte i costruttori di automobili stanno cercando di venderle sempre più on line eliminando il ruolo centrale delle concessionarie che dall’altra parte si trovano sempre più protagoniste del mondo dell’usato che oggi va trattato e certificato come nuovo. E poi c’è il mondo delle youngtimer che suscita un interesse particolare anche nei più giovani. Un nicchia che diventa sempre più importante a tal punto che ormai esiste un giornale omonimo della Domus che si occupa solo di queste. E se mette in copertina una vecchia auto state sicuri che il mese dopo le sue quotazioni saliranno. Auto classiche come la Mazda MX5, Mini Cooper 1.300, Volkswagen Golf GTI, Bmw Z3. Auto particolari. E poi ci sono le sportive come la BMW M3 degli anni 2000 che ha raddoppiato il valore, ma anche Volvo “tirate” come la 850 R. Discorso a parte per le giapponesi come le Subaru WRX, la Toyota Supra, la Honda NSX, la Mazda RX7. Auto da appassionati che oggi piacciono tanto anche ai ragazzi che la patente non l’hanno ancora. Giovani a cui piacciono vecchie giardinette tedesche costruite alla fine degli anni ’90. Altroché elettriche. E infine ci sono anche le americane che hanno debuttato da poco ma che hanno appeal da vendere come la Corvette C8, la Ford Bronco, l’Hummer EV, la Dodge Charger che in America alcuni concessionari le fanno pagare usate più che nuove. E così si alimenta il mito di un mercato in cui anche un’automobile normale può diventare un vero e proprio investimento. Attenzione però. Se ieri hai comprato a dieci e oggi vendi a quindici non è detto che il tuo acquirente riesca a vendere a una cifra superiore e neppure alla stessa. Prima o poi la cosiddetta “bolla” potrebbe esplodere e qualcuno rimanere con il cosiddetto cerino in mano. E a quel punto in garage non resterà un investimento ma solo una vecchia auto che magari non potrà neppure più circolare. Automobilista avvisato mezzo salvato.