Da 34 anni Mazda Mx-5 fa divertire diverse generazioni grazie al piacere di guida, unico e inimitabile, che riesce a regalare: dal 1989, anno in cui Mazda MX-5 veniva presentata per la prima volta al pubblico, la vettura giapponese si distingue per la sua semplicità costruttiva fortemente ispirata alla tradizionali spider inglesi e italiane degli anni sessanta e settanta. Accreditata come la sportiva a due posti più venduta del mondo, Mazda MX-5 è stata prodotta in quattro generazioni, distinte tramite le sigle dei telai (Na, Nb, Nc, Nd). Per la mia prima auto sportiva, ho scelto l’ultima serie in produzione: la Miata Nd, entrata da poco nella collezione di famiglia, monta un motore Skyactiv-G 2.0 con una cilindrata totale pari a 1.998 cc, e una potenza massima di 184 cv. La potenza gestibile e il cambio rigorosamente manuale a sei marce la rendono un’ottima scuola guida per chi si affaccia per le prime volte al mondo del motorsport: la vettura in pista dà il meglio di sé nei circuiti tecnici e con diverse curve, piuttosto che in quelli veloci e con lunghi rettilinei. Per ottenere il massimo serve uno stile di guida aggressivo, ma al contempo preciso e sensibile. Consiglio infatti ai neo guidatori sportivi di Mx-5 di utilizzare l’auto in pista disattivando i controlli di stabilità, non solo per ottenere una maggiore sensibilità con la vettura e la strada senza dover subire tagli di potenza, ma anche per evitare che gli aiuti elettronici, agendo sui freni, contribuiscano a surriscaldare un impianto frenante che, soprattutto d’estate, raggiunge insieme al liquido di raffreddamento delle temperature molto elevate impedendo così il prolungato uso sportivo della vettura. Senza annullare il brivido del rischio di sovrasterzo la trazione posteriore rende la guida divertente ed eccitante, mentre il peso di soli 1.027 kg e le dimensioni ridotte garantiscono grande agilità nelle curve e una veloce ed efficiente reattività del sistema frenante. Ciò che esalta di più della Miata e del suo motore, comunque, è l’allungo fino a 7.000 giri e la sensazione di essere costantemente connessi con la strada e con la pura meccanica dell’auto non inquinata dalla pesantissima tecnologia moderna. Il piacere di guida è assicurato e la vettura risulta perfetta per divertirsi non solo nei circuiti ma anche su strade di montagna nei weekend o in città d’estate con la capote aperta. In particolare la mia Mazda Mx-5 Nd 777 Collection è stata impreziosita da una livrea dalle linee racing che ricorda i campionati monomarca Mazda Global MX-5 Cup e, sul piano prestazionale, gode di freni AP racing e sedili Ultra Sparco da 3,8 kg interamente in carbonio. In futuro continuerà ad evolversi adottando un uso prettamente pistaiolo con il montaggio di roll-bar, cinture a quattro punti, un tetto rigido in carbonio e un alettone posteriore per garantire più carico aerodinamico.